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Il buon proposito di agosto: “per i miei viaggi preferirò compagnie attente alla sostenibilità, che adottano programmi di compensazione della carbon footprint.”

ECC Resolutions 2020 FB 04Siamo giunti all’ottavo appuntamento della campagna del Centro Europeo Consumatori Italia sulla sostenibilità; dodici buoni propositi, uno per ogni mese, per aggiornare i nostri lettori e aiutarli a compiere scelte di consumo responsabili e consapevoli, in grado di non impattare eccessivamente sull’ambiente, razionalizzando le risorse ed evitando sprechi.

Proposito numero 8

“Per i miei viaggi preferirò compagnie attente alla sostenibilità, che adottano programmi di compensazione della carbon footprint.”

Secondo un recente studio internazionale il settore dell’aviazione, negli anni 2000-2018, ha rappresentato il 3,5 % delle attività umane ad impatto negativo sull’ambiente, che cioè hanno negativamente contribuito al cambiamento climatico, triste ed inevitabile conseguenza del riscaldamento globale. Certamente l’aereo può essere annoverato tra le più grandi invenzioni del XX secolo; dai pochi metri percorsi dai prototipi dei fratelli Wright sino agli oltre 20000 chilometri che un aeromobile moderno riesce a percorrere, il progresso tecnologico ha permesso un pressoché totale abbattimento delle distanze. Sebbene i vantaggi di una simile evoluzione siano di chiara evidenza e certamente noti ai più, non tutti sono pienamente consapevoli delle conseguenze che l’ambiente subisce a causa delle continue emissioni di anidride carbonica e altri gas, rilasciati dai potenti aeromobili. Rinunciare al trasporto aereo è certamente impensabile, ma lo è altrettanto credere di poter ignorare il pesante costo che l’ambiente sopporta; di ciò si sono rese conto anche le compagnie aeree che hanno iniziato, da diversi anni, a promuovere dei piani di compensazione della propria “carbon footprint” (letteralmente impronta di carbonio) e cioè delle iniziative in grado di ridurre il proprio impatto sull’ambiente. La compensazione della propria impronta può essere realizzata, dai vettori aerei, attraverso molteplici vie: utilizzo di carburanti sintetici e biocarburanti sostenibili, promozione di progetti di riforestazione e rimboschimento, acquisto di velivoli ecologici e utilizzo di energie rinnovabili nei propri impianti. Ma come può un semplice passeggero contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale del trasporto aereo? Semplice; scegliendo proprio di volare con quei vettori che documentino il proprio impegno in tal senso. Quando prenotate un volo cercate in primo luogo di comprendere qual è l’impatto del vostro viaggio; alcuni strumenti, facilmente accessibili online, consentono di quantificare l’”impronta” del proprio itinerario. Alcune compagnie aeree mettono a disposizione, sui propri portali di prenotazione, un calcolatore vero e proprio e consentono al viaggiatore di pagare la compensazione del proprio impatto, potendo addirittura scegliere entro quanti anni ridurre lo stesso; al variare dell’arco temporale varia proporzionalmente la somma aggiuntiva da corrispondere. Altri vettori invece compensano autonomamente la propria “impronta” senza richiedere corrispettivi al passeggero, limitandosi a comunicare il proprio impegno e fornendo report aggiornati sull’impatto annuale o periodico dei passeggeri. Quando prenotate il volo dunque, non limitatevi alla tariffa più conveniente, ma valutate attentamente la policy ambientale del vettore; l’ecosistema ne beneficerà a vantaggio delle generazioni presenti e future.

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