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Il buon proposito di ottobre: “Dedicherò un giorno a settimana alla dieta vegetariana”

Il buon proposito di ottobreSiamo giunti al decimo appuntamento della campagna del Centro Europeo Consumatori Italia sulla sostenibilità; dodici buoni propositi, uno per ogni mese, per aggiornare i nostri lettori e aiutarli a compiere scelte di consumo responsabili e consapevoli, in grado di non impattare eccessivamente sull’ambiente, razionalizzando le risorse ed evitando sprechi.

Proposito numero 10

“Dedicherò un giorno a settimana alla dieta vegetariana”

La transizione verso un sistema alimentare sostenibile, in grado di neutralizzare l’impatto ambientale e garantire un regime salutare per l’essere umano rappresenta uno dei fondamentali obiettivi della Strategia Farm to Fork, ambizioso piano della Commissione europea volto a realizzare una vera e propria trasformazione del sistema alimentare in Europa. L’individuazione di un regime alimentare sostenibile tuttavia non è impresa di poco conto; secondo la FAOLe diete sostenibili sono diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale nonché a una vita sana per le generazioni presenti e future”. È dunque evidente che il concetto di sostenibilità applicato all’alimentazione si arricchisce di molteplici significati e declinazioni che non si esauriscono nella dimensione ambientale ma che implicano necessariamente anche una serie di considerazioni relative all’equità, accessibilità e salubrità per l’essere umano. Un regime sostenibile, pertanto, dovrebbe corrispondere ad una dieta che tenga conto di diversi elementi quali l’impronta di carbonio e l’impronta idrica, lo sfruttamento del suolo, la quantità di sprechi prodotta, l’impatto del trasporto, i costi e persino i packaging degli alimenti.

Tra i diversi modelli nutrizionali maggiormente diffusi, la dieta mediterranea, che dal 2010 è persino insignita della qualifica di bene protetto e patrimonio immateriale dell’UNESCO, si distingue proprio perché ampiamente riconosciuta come modello alimentare di sostenibilità; prediligendo infatti  il consumo di verdura, frutta, cereali, legumi (quali fonte di proteine vegetali), frutta secca, utilizzo di olio di oliva e prevedendo un consumo limitato di uova, pesce, carne, latte e derivati, rispetta la biodiversità e incentiva l’utilizzo di prodotti stagionali e locali, con notevole beneficio non solo per la salute e l’ambiente, ma anche per le economie locali.

Secondo quanto riportato dalla Fondazione Dieta Mediterranea inoltre, si stima che per ottenere 100 calorie, l’impatto della dieta mediterranea sull’ambiente è di circa il 60% inferiore rispetto ad un’alimentazione basata in maggior misura su carni e grassi animali. Ciascuno di noi, nel rispetto delle proprie esigenze nutrizionali, può contribuire scegliendo di rinunciare, almeno un giorno a settimana, a proteine animali, sulla scorta della considerazione che, secondo alcune proiezioni delle Nazioni Unite, entro la metà di questo secolo il consumo di carne potrebbe aumentare addirittura del 76%, rendendo alquanto difficile immaginare come a ritmi di crescita così elevati si possa adeguatamente preservare l’ambiente che ci ospita, considerato anche che l’allevamento di animali da macello è, da solo, responsabile di circa il 15% del totale delle emissioni di anidride carbonica connesse ad attività umane. Un piccolo adeguamento del nostro regime alimentare può dunque condurre ad un grande risultato per l’intera comunità. E tu sei pronto a dare il tuo contributo? Un piccolo (e simpatico) aiuto te lo forniamo noi: clicca qui.

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