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COMMISSIONE EUROPEA PROPONE NORME PER VEICOLI PIÙ SICURI E RISPETTOSI DELL’AMBIENTE
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La Commissione europea ha proposto una riforma dei criteri di omologazione dei veicoli. Sebbene la revisione del quadro normativo fosse già stato avviata, è indubbio che il Dieselgate abbia accelerato tale processo, con l’inserimento di disposizioni più restrittive in merito ai controlli delle emissioni.
La Commissione intende mantenere le fondamenta dell’attuale sistema di omologazione che è basato sulla fiducia reciproca Stati membri-UE, in base al quale un veicolo omologato in uno Stato membro può circolare liberamente in qualsiasi Stato dell’Unione, ma correggendo alcuni difetti.
La proposta di regolamento si prefigge tre obiettivi:
1. Rafforzare l’indipendenza e la qualità dei test che permettono l’immissione di un veicolo sul mercato, modificando il rapporto fra i servizi tecnici designati dagli Stati membri per l’effettuazione dei test e le case costruttrici di automobili, sui quali ricadono gli oneri delle verifiche, generando un conflitto di interessi e restringendo i criteri per l’ottenimento ed il mantenimento della designazione
2. Introdurre un sistema di sorveglianza del mercato più efficace per controllare dei veicoli in circolazione, modificando le attuali norme che prevedono un sistema ex ante, introducendo verifiche a campione sui veicoli già presenti sul mercato. In questo modo sarà possibile individuare in maniera rapida il veicolo non conforme per la sicurezza o per l’ambiente e adottare le misure correttive del caso senza dover attendere l’intervento di chi ha rilasciato l’omologazione
3. Aumentare il sistema di sorveglianza da parte dell’Unione europea, affidandole il potere di sospendere, limitare o ritirare la designazione a quei servizi tecnici non efficienti o negligenti nell’applicazione delle norme, nonché di effettuare controlli ex post, grazie al Centro Comune di ricerca, ed elevare sanzioni pecuniarie nei confronti delle case costruttrici e dei servizi tecnici non trasparenti. procedere anche ai richiami.
La proposta di Regolamento non solo rafforza il divieto di uso di quegli apparati che ingiustificatamente riducono l’efficacia dei sistemi di controllo delle emissioni, ma obbliga i costruttori a fornire l’accesso ai software del veicolo. Quest’ultima misura completa il pacchetto sulle emissioni calcolate in condizioni di guida reali e impone ai costruttori di rendere note le strategie adottate in tema di riduzione delle emissioni, come già avviene negli Stati Uniti.
La proposta di Regolamento dovrà essere trasmessa al Parlamento europeo e poi al Consiglio europeo per l'adozione, dopodiché sarà direttamente applicabile. Esso abrogherà e sostituirà la direttiva 2007/46/CE ("direttiva quadro").
L’applicazione di tale Regolamento aumenterà la tutela dei consumatori europei nell’acquistare un veicolo omologato sicuro in un qualsiasi Stato membro.