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ODR: ADOTTATO IL REGOLAMENTO DI ESECUZIONE

Entra oggi in vigore il Regolamento UE 2015/1051 che dà esecuzione al Regolamento UE 524/2013, che prevedeva la creazione di una piattaforma elettronica europea preposta alla risoluzione delle controversie online (On line Dispute Resolution, ODR).

Attraverso la piattaforma, che sarà operativa dal 9 gennaio 2016, potranno essere risolte stragiudizialmente tutte le controversie insorte in seguito alla vendita di beni e servizi avvenuta esclusivamente on line.

Tutti i consumatori ed i venditori/professionisti europei che lamentino problematiche insorte in seguito all’acquisto o alla vendita di beni e servizi attraverso la rete, potranno inoltrare online una richiesta di avvio della procedura.

Il sistema prevede l'intervento di un organismo di risoluzione alternativa delle controversie (Alternative Dispute Resolution, ADR), già previsto dalla Direttiva 2013/11/UE. A tale organismo possono rivolgersi i consumatori europei per tutte controversie derivanti dalla vendita di beni e servizi nei confronti di venditori e professionisti con sede nell’UE, sia in ambito nazionale che transfrontaliero, sia offline che online. In questi casi, la procedura ADR prevede l’intervento di un terzo neutrale (mediatore, conciliatore, arbitro o commissione per i reclami ecc) che assiste le parti e le aiuta a giungere ad una risoluzione bonaria della controversia. Il vantaggio risiede nella possibilità di risolvere bonariamente le controversie, senza ricorrere ad un avvocato e riducendo notevolmente i costi ed i tempi della giustizia ordinaria.

La piattaforma ODR per la risoluzione delle controversie che riguardano acquisti on line si avvarrà, quindi, di organismi di ADR già esistenti e che già operano sia a livello nazionale che transfrontaliero.

Il termine di 2 anni previsto per il recepimento della Direttiva 2013/11/UE da parte degli stati membri è scaduto il 9 luglio scorso. L’Italia dovrebbe emanare a breve il decreto legislativo di attuazione.

La Commissione ha dunque previsto l’operatività della piattaforma a partire dal 9 gennaio 2016, sei mesi dopo la scadenza del 9 luglio 2015, termine entro il quale tutti gli stati membri avrebbero dovuto adeguare la normativa nazionale alle previsioni europee in materia di ADR.

Il Regolamento prevede che la piattaforma, realizzata attraverso un sito web interattivo, sia disponibile in tutte le 24 lingue dell'Ue e non abbia nessun costo per i consumatori che vorranno farvi ricorso.Consumatori e professionisti potranno compilare e inoltrare l’apposito modulo di reclamo elettronico, dando così l’avvio alla procedura. La piattaforma trasmetterà alla controparte un messaggio elettronico standard che lo avvertirà della pendenza di un reclamo nei suoi confronti. Qualora non indicato nel reclamo, il sistema proporrà un elenco indicativo di organismi ADR al fine di individuare quello competente, sulla base della posizione geografica e dell'oggetto del reclamo. L'organismo ADR individuato potrà, poi, decidere se accettare o no la gestione della controversia, dandone tempestiva comunicazione alla piattaforma.  In seguito alla chiusura della controversia, durante la quale le parti potranno condividere le proprie osservazioni ed esprimere commenti, l'organismo ADR ne trasmetterà la data e l’esito. 

Il regolamento stabilisce infine le modalità di cooperazione tra i punti di contatto ODR nei vari stati membri, che forniranno assistenza alle parti anche attraverso l’attività di consulenti.

La UE intende quindi rafforzare e diffondere maggiormente tale tipo di risoluzione delle controversie, meno onerose sia per i consumatori che per le aziende.

Inoltre, specie riguardo alle ODR, l’auspicio è anche quello di stimolare il commercio transfrontaliero ed online, aumentando la fiducia dei consumatori, incentivando le transazioni ed accrescendo il mercato unico europeo.

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