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CONSUMATORI DIFFIDENTI NEGLI ACQUISTI ONLINE TRANSFRONTALIERI
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E’ stata pubblicata l’edizione 2015 del Consumer Conditions Scoreboard il documento redatto dalla Commissione europea con l’obiettivo di analizzare il funzionamento del mercato unico dal punto di vista dei consumatori per quello che riguarda scelta, prezzi e soddisfazione.
Due sono le versioni dei quadri di valutazione che vengono pubblicati ogni due anni: una versione, quella appena pubblicata, esamina l’integrazione del mercato al dettaglio europeo e monitora le condizioni che i consumatori trovano sul proprio mercato nazionale, l’altra si occupa invece di analizzare in profondità i principali mercati dell’Unione Europea con l’intento di individuare quelli che funzionano peggio dal punto di vista dei consumatori, al fine di identificarne i problemi e le possibili soluzioni.
L’indagine ha evidenziato che il commercio elettronico non ha ancora sviluppato appieno le proprie potenzialità : benché il 50% degli europei fa shopping online perché attratti dalla possibilità di risparmiare sul prezzo e dalle molteplici possibilità di scelta, il 61% acquista attraverso il canale digitale senza tuttavia superare le frontiere in quanto, così facendo, si sentono più sicuri. Difficoltà legate alla consegna dell’ordine ed al mancato riconoscimento della garanzia legale quando il bene risulta difettoso ed il persistere di politiche dei prezzi discriminatorie e di geoblocking impediscono un ampio accesso dei consumatori ai beni e servizi digitali in tutta Europa. La consapevolezza dei propri diritti e la fiducia dei consumatori nelle istituzioni e nei mercati è uno dei principali fattori di successo non solo per la crescita del commercio elettronico ma soprattutto per lo sviluppo di un mercato efficiente ed una effettiva protezione degli interessi dei consumatori. Solo il 9% dei consumatori conosce i diritti riconosciuti dalla legislazione europea e circa il 26% di quelli che hanno avuto problemi con un acquisto nell’arco degli ultimi 12 mesi non hanno intrapreso nessuna azione a causa dell’incertezza di successo, la mancanza di informazioni, la durata delle procedure o l’esiguità delle somme.
E’ necessario agire per aumentare il livello di conoscenza dei diritti dei consumatori sia fra le imprese che tra i consumatori stessi ma, soprattutto, bisogna rafforzare le tutele dei diritti perché anche il consumatore esperto ed informato non è immune dai rischi del web.
Pubblichiamo una delle tante richieste che riceviamo e a cui riteniamo giusto garantire non solo una risposta ma anche e soprattutto il recupero delle somme pagate perché questo consumatore possa continuare ad acquistare online ed avere fiducia nel mercato interno:
Buongiorno,
ho sempre fatto acquisti online (amazon, Ebay, Trova prezzi) ma stavolta ci sono cascato in pieno.Ho cercato con google macbook air 13 prezzo basso e a destra mi è comparso tra gli altri annunci quello di (omissis), e si che dovevo capire che il prezzo era molto più basso degli altri.
Mi sono registrato e ordinato il MacBook, ho stampato i png delle schermate del sito con i miei dati e l'ordine in corso.Volevo pagare con Paypal ma era previsto solo fino a 250 euro, anche lì dovevo capirlo ho sempre pagato importi anche molto superiori via Paypal.Questo per costringerti a fare il bonifico che ho fatto correttamente. Altro errore solo dopo anche se c'era l'IBAN per il bonifico dovevo capire che era verso una Poste Pay evolution!!! e non una banca...Altro indicatore non ho mai ricevuto conferme via email dell'acquisto quando invece le ho sempre ricevute. Se telefono al numero del sito (omissis) mi risponde sempre una segreteria in inglese...altro indicatore...
Entro la fine dell’anno la Commissione presenterà una proposta per facilitare il commercio elettronico transfrontaliero nel quadro del mercato unico digitale, con norme che disciplinano i contratti e la tutela dei consumatori per gli acquisti online. Věra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: "il quadro di valutazione conferma che i consumatori non si fidano ancora del tutto del commercio elettronico transfrontaliero. Completare il mercato unico digitale e liberare il suo pieno potenziale sono priorità della Commissione Juncker. Per questo motivo dobbiamo eliminare gli ostacoli residui al commercio elettronico transfrontaliero. Entro la fine dell’anno la Commissione proporrà nuove norme che garantiscono a consumatori e imprese un accesso migliore ai beni e servizi digitali in tutta Europa ".