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Industria delle app: Commissione e Stati membri al fianco dei consumatori
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Il mercato delle app per dispositivi elettronici è in piena espansione ed impiega oltre un milione di persone. Nei prossimi 5 anni si prevede che raggiungerà il valore di circa 63 miliardi di euro.
L’80% circa del reddito di un fornitore di app è ricavato da acquisti effettuati dai consumatori all’interno di un’applicazione, detti comunemente “acquisti in-app” ( secondo Distimo, piattaforma esterna di analisi delle app).
Perché l’economia delle app possa sviluppare le sue potenzialità e continuare a innovare, è necessario che i consumatori abbiano fiducia nei suoi prodotti.
Benché oltre il 50% del mercato UE dei giochi online sia costituito da giochi gratuiti, in realtà sovente tali giochi comportano acquisti in-app, anche molto costosi. Spesso i consumatori neanche si accorgono di aver speso dei soldi, perché l’addebito su carta di credito è automatico e predefinito. Questo problema si pone soprattuto nei confronti dei bambini, vulnerabili di fronte alla vendita di un gioco scaricabile gratis, con cui però non gioca gratis.
In seguito alle numerose segnalazioni in merito, la Commissione Europea ha incontrato il 27 e 28 febbraio le autorità nazionali responsabili dell’applicazione della legge e le grandi aziende del settore per discutere del problema. All’industria è stati chiesto di trovare una soluzione in un arco di tempo definito e di attuare un’efficace tutela dei consumatori a favore degli utenti delle app.
La vicepresidente Viviane Reding, Commissaria UE per la giustizia, ha dichiarato: "L’industria europea delle app ha un enorme potenziale per generare crescita e occupazione e per migliorare la nostra vita quotidiana grazie a tecnologie innovative. Affinché il settore possa liberare le sue potenzialità, i consumatori devono aver fiducia nei nuovi prodotti. Ingannare i consumatori è certo una strategia commerciale completamente sbagliata e contraria, tra l’altro, allo spirito delle norme UE sulla tutela dei consumatori. La Commissione europea si attende dall’industria delle app risposte molto concrete alle preoccupazioni espresse dai cittadini e dalle organizzazioni nazionali dei consumatori."
Neven Mimica, Commissario per la politica dei consumatori, ha affermato: "I consumatori, e soprattutto i bambini, vanno meglio tutelati contro costi inattesi che si celano negli acquisti in-app. Le autorità nazionali e la Commissione europea stanno discutendo con l’industria il modo migliore per affrontare questo problema che non solo danneggia finanziariamente i consumatori ma che mette anche in gioco la credibilità di questo promettente mercato. Se si trovassero soluzioni concrete in tempi brevi, sarebbe un guadagno per tutti."
Le 4 più importanti questioni sollevate dai consumatori e discusse nella riunione sono:
i giochi pubblicizzati come "gratuiti" non devono ingannare i consumatori sui costi reali in essi celati;
- i giochi non devono rivolgere ai bambini esortazioni dirette tese a far loro acquistare elementi aggiuntivi di un gioco né persuadere un adulto ad acquistarli per essi;
- i consumatori vanno adeguatamente informati sulle modalità di pagamento; gli acquisti non vanno addebitati con impostazioni predefinite senza un consenso esplicito dei consumatori;
- gli operatori devono indicare un indirizzo email che permetta ai consumatori di contattarli in caso di problemi o reclami.