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L’EUROPARLAMENTO APPROVA LA DIRETTIVA SUL PNR
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È stata approvata con 461 sì, 179 no e 9 astenuti, nella seduta plenaria dell’Europarlamento del 14 aprile scorso, la Direttiva che regola l'utilizzo dei dati del Codice di prenotazione (PNR-passenger name record) dei passeggeri aerei.
La Direttiva obbliga le compagnie aeree a rendere disponibili tali dati alle autorità. Grazie infatti alla raccolta, alla condivisione e all’analisi di tali informazioni, le agenzie di intelligence potranno prevenire, accertare, indagare e agire penalmente in caso di reati di terrorismo e reati gravi. Ecco come si procederà.
Gli Stati Membri dovranno stabilire una propria "Unità di informazione sui passeggeri" (UIP) per raccogliere i dati PNR dalle compagnie aeree. Questi dati dovranno essere conservati per un periodo di cinque anni. Essi potranno essere trasferiti “caso per caso” alle autorità competenti e scambiati con le Unità d'informazione sui passeggeri di altri Stati membri e con l’Europol. Dopo sei mesi dal trasferimento, tali dati saranno resi anonimi.
La Direttiva vale per i voli provenienti da Paesi terzi verso l'Unione Europea e viceversa, ma gli Stati membri potranno decidere di estenderla anche ai voli intra-UE e potranno anche decidere di raccogliere e trattare i PNR in possesso di altri operatori economici (ad es. tour operator).
Dopo il voto dell’Europarlamento, dovrà comunque prima essere approvata dal Consiglio e poi pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'UE. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire la direttiva.