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CARTE DI CREDITO: DALLA FCA UNA PROPOSTA PER FAR RISPARMIARE I CONSUMATORI
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Per molti consumatori, l’utilizzo della carta di credito rappresenta un’alternativa all’accensione di un prestito e per gli istituti una fonte di grande profitto. L’autorità britannica che vigila sui mercati finanziari (Financial Conduct Authority) sostiene che i 3.3 milioni di consumatori che utilizzano carte di credito pagano attualmente 2.50 sterline di interessi per ogni sterlina che ricevono in prestito. Da ciò ne consegue che gli istituti emittenti le carte di credito tendono ad allungare il piano di rientro proposto ai consumatori con lo scopo di ottenere un maggiore profitto in termini di pagamento degli interessi. Infatti, la FCA rivela che circa 2.2 milioni di consumatori del Regno Unito permangono in una situazione debitoria fino a 3 anni mentre, secondo la Banca d’Inghilterra, ammonta a 66 miliardi di sterline i debiti contratti con la carta di credito da parte delle famiglie inglesi.
Di conseguenza, la Financial Conduct Authority, tra le cui attività s’inserisce la promozione della correttezza dei professionisti verso i propri clienti e la sana competizione del mercato finanziario, ha proposto l’adozione di norme che inducano i prestatori di servizi finanziari ad aiutare i consumatori incapaci di ripagare i debiti contratti attraverso l’utilizzo della carta di credito. La proposta della FCA implica che il professionista si faccia parte attiva nell’incoraggiare il consumatore che permane in una situazione debitoria per più di 18 mesi, ad estinguere il debito in vista di un risparmio in termini di interessi e preveda la possibilità, in caso di mancato pagamento, del ritiro della carta. Se, invece, la situazione debitoria permane per più di tre anni, l’istituto emittente la carta di credito dovrà offrire un piano di rientro con durata massima di 3-4 anni e ridurre gli interessi qualora il consumatore, nonostante il piano di rientro, non sarà capace di garantire il rimborso entro la data stabilita. Secondo la FCA questa proposta potrebbe comportare un risparmio fino a 13 miliardi di sterline entro il 2030.
Nel confronto con l’Italia, il limite massimo di rate mensili per i prestiti garantiti da aziende e banche nei confronti dei debitori è molto variabile. Ad esempio, la carta di credito revolving della Findomestic offre, tra le varie possibilità di rimborso, rate fisse, brevi e costanti in 3, 6, 9 e 12 mesi, con un Tasso Effettivo Globale Medio (TAEG) di 21.42 %. La carta di credito revolving rilasciata dalla Flexia offre un pagamento massimo di 20 rate mensili, con un TAEG di 14.82%.
Il mercato interno dei servizi finanziari al dettaglio offre al consumatore europeo una vasta gamma di prodotti finanziari e, al fine di rafforzare la fiducia del consumatore garantendogli maggiore tutela è stata istituita la rete europea di cooperazione fra organi nazionali di risoluzione delle controversie nel settore dei servizi finanziari FIN-Net. La rete fornisce al consumatore un accesso agevole ed informato alla risoluzione extragiudiziale delle liti transfrontaliere in materia di servizi finanziari, assicura un efficiente scambio di informazioni tra i sistemi europei al fine di un trattamento delle liti transfrontaliere che sia il più rapido, efficiente e professionale possibile e provvede a che i sistemi nazionali di risoluzione extragiudiziale delle liti di diversi Stati del SEE (Sistema economico europeo) applichino una serie di garanzie minime comuni.
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Fonte:
http://www.which.co.uk/news/2017/04/credit-card-strugglers-could-save-13bn-in-fees/