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ROAMING UE: L’ITALIA FISSA LE SANZIONI DA APPLICARE IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO SUI COSTI
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Con l’entrata in vigore della legge 20 novembre del 2017, n.167 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea-legge europea 2017” sono state introdotte a livello nazionale le sanzioni per gli operatori telefonici che violano il regolamento dei costi di roaming all’interno dell’Unione Europea.
La legge, in particolare l’articolo 4, integra il decreto legislativo n. 259/2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche), indicando specificamente le multe che colpiranno gli operatori inadempienti.
L’art. 18 del regolamento Ue 2012/531 (relativo al roaming sulle reti pubbliche di comunicazioni mobili all’interno dell’Unione) e l’art. 6 del regolamento 2015/2120 (che stabilisce misure riguardanti l’accesso a un’Internet aperta) stabiliscono, infatti, l’obbligo degli Stati membri di adottare le norme relative alle sanzioni da irrogare in caso di violazione di tali regolamenti, che dovranno essere effettive, proporzionate e dissuasive e le misure necessarie ad assicurare la loro applicazione.
Se, dunque, il nostro operatore telefonico non rispetta i nostri diritti di chiamare, navigare su internet e mandare sms da qualsiasi paese dell’Unione Europea senza costi aggiuntivi a quelli previsti dal nostro piano tariffario, incorrerà in:
- multe da 120.000 a 2.500.000 euro;
- immediata cessazione delle violazioni e rimborso delle somme ingiustificatamente addebitate entro 30 giorni;
- sospensione della condotta con effetto immediato da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nel caso in cui sussistano dei “motivi di urgenza dovuta al rischio di un danno di notevole gravità per il funzionamento del mercato o per la tutela degli utenti”
- pubblicazione dei provvedimenti adottati da Agcom sui mezzi di comunicazione che riterrà più opportuni (compresi i quotidiani a tiratura nazionale); il costo di queste operazioni sarà a carico dell’operatore inadempiente.
A tali sanzioni non sarà da subito assoggettato PosteMobile che, a seguito dell’accoglimento della richiesta presentata all’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), ha ottenuto di continuare ad applicare i sovrapprezzi, fino al 15 novembre 2018, in caso di uso fuori dai confini nazionali non essendo in grado di sostenere i costi per l’utilizzo delle reti all’estero.