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Viagogo: anche l’Antitrust britannico intima lo stop alle pratiche commerciali scorrette
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A distanza di quasi due anni dal primo grande scandalo sul secondary ticketing, consistente nella vendita, su un mercato parallelo a quello ufficiale, di biglietti per eventi (solitamente a prezzi maggiorati) e sulla scia del provvedimento sanzionatorio da 1 milione di euro dell’Antitrust per non aver Viagogo ottemperato alla precedente delibera dell’Authority, anche l’Antitrust britannica, la Competition Market Authority (CMA) ha infatti avviato un procedimento contro StubHub, GETMEIN!, Seatwave e Viagogo, quattro fra i maggiori siti di ticketing online e ciò al fine di evitare reiterate violazioni della normativa a tutela dei consumatori, i quali potrebbero trovarsi ad acquistare biglietti costosissimi a causa della scarsa trasparenza e dell’informazione precaria. Mentre le prime tre società hanno assunto formalmente l’impegno di adottare le misure necessarie a evitare violazioni dei diritti dei consumatori, Viagogo, pur nella consapevolezza delle conseguenze giudiziarie, non ha dato alcun seguito alle intimazioni della CMA.
Il Direttore generale dell’Autorità britannica, l’italiano Andrea Coscelli, ha dichiarato che chiunque acquisti biglietti online deve necessariamente avere accesso ad informazioni chiare, e ciò vale per qualunque piattaforma, compresa Viagogo. Le principali criticità del sistema di tale piattaforma, che ripetutamente infrangono le norme a tutela dei consumatori, riguardano la mancata indicazione del posto assegnato durante l’evento, la mancata identificazione del venditore effettivo del biglietto acquistabile sulla piattaforma, le fuorvianti e non veritiere informazioni circa l’effettiva quantità di biglietti disponibili, le difficoltà nell’ottenere un rimborso di quanto pagato in caso di legittimo esercizio dei diritti in tema di garanzie e la possibilità di acquistare dei biglietti da un venditore che in realtà non ne dispone e dunque non può adempiere l’obbligazione assunta.
La CMA aveva chiesto di porre immediatamente fine a tali pratiche e nelle more dell’adesione di Viagogo a quanto intimato, è stata chiesta un’ingiunzione ad adempiere all’autorità giudiziaria. Nell’attesa, l’Antitrust britannica continua costantemente a monitorare le agenzie e a collaborare con le autorità di settore affinché l’opportunità positiva per i consumatori di acquistare o vendere biglietti all’ultimo minuto, non si trasformi in una costosa trappola.