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Supplemento bagaglio a mano: l’Antitrust intima la sospensione della nuova policy di Ryanair e Wizz Air, ma le compagnie non ottemperano
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha intimato la sospensione dell’applicazione delle nuove regole sul bagaglio a mano della compagnia aerea irlandese Ryanair e di quella ungherese Wizz Air, che dal 1 novembre 2018, consentono il trasporto gratuito a bordo esclusivamente per le piccole borse , destinate ad essere sistemate nello spazio sottostante il sedile del passeggero, prevedendo invece per il comune bagaglio a mano di dimensioni maggiori ma non eccedenti le misure 55 cm x 40 cm x 23 cm, il pagamento di un supplemento di ammontare variabile ( qui dettagli della politica bagagli). Nei provvedimenti, pubblicati nel bollettino 41/2018 del 5 novembre, l’Antitrust ribadisce che tale supplemento di prezzo rappresenta un onere non eventuale e prevedibile per il passeggero e che dunque dovrebbe essere sempre ricompreso nella tariffa standard, configurandosi il bagaglio a mano quale elemento essenziale del contratto di trasporto aereo. La mancata inclusione del supplemento obbligatorio nella tariffa finale fornisce dunque una falsa rappresentazione del prezzo effettivo del biglietto, impedendo un confronto tra le tariffe proposte dalle diverse compagnie e inducendo il consumatore in errore. Per tale motivo, l’Autorità ha intimato a Ryanair e Wizz Air di sospendere le rispettive politiche e di comunicare, nel termine di 5 giorni dal ricevimento del provvedimento, l’avvenuta esecuzione dello stesso e di esplicitare attraverso quali misure le compagnie intendano effettivamente uniformarsi a quanto stabilito dall’Autorità, pena una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 5.000.000 euro, sino a giungere, nell’ipotesi in cui le compagnie reiterassero le condotte bandite, alla sospensione temporanea dell’attività per un periodo non superiore a 30 giorni.
A sei giorni di distanza dalla pubblicazione del provvedimento (31 ottobre) tuttavia, le compagnie non sembrano aver adeguato le loro politiche; Ryanair, al contrario, in un tweet afferma addirittura di aver ricevuto riscontri positivi dagli aeroporti d’Europa circa l’applicazione della tanto discussa politica, che starebbe conducendo a check-in più rapidi, maggiore sicurezza e puntualità. In attesa di comunicazioni ufficiali da parte delle compagnie che potrebbero dunque presentare ricorso al Tar, coloro che intendano portare a bordo il tanto discusso trolley sembrerebbero non avere alternative che pagare il supplemento richiesto.