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E-commerce e protezione del consumatore: Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia ospitano una delegazione del governo giapponese per un confronto
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Il 22 gennaio scorso si è tenuta, presso la sede nazionale di Adiconsum, , la prima Study Visit del 2019. Una delegazione di rappresentanti della Consumers Affairs Agency (agenzia governativa giapponese) e della Mitsubishi UFJ Research and Consulting, (società di ricerca e consulenza), è stata ricevuta dallo staff del Centro Europeo Consumatori Italia e di Adiconsum al fine di dare luogo ad uno stimolante confronto sulla tutela transfrontaliera del consumatore. L’implementazione degli strumenti di protezione del consumatore oltre i confini nazionali, rappresenta, infatti, una questione di fondamentale importanza non solo nel panorama europeo, ma anche in quello oltreoceano: il National Consumers Affairs Center of Japan (NCAC), agenzia amministrativa preposta alla tutela dei consumatori, ha infatti istituito al suo interno il CCJ, Cross-border Consumer Center of Japan, allo scopo di fornire consulenza e assistenza nelle controversie derivanti da transazioni transfrontaliere ai propri consumatori e a quelli dei paesi con cui il Giappone ha siglato degli accordi bilaterali. Nel corso della Study Visit si è discusso proficuamente delle attività del Centro Europeo Consumatori Italia, delle modalità concrete di gestione dei reclami e dei rapporti del Centro con le autorità nazionali ed europee. La delegazione giapponese ha invece presentato l’organizzazione e il funzionamento della rete del CCJ, che attualmente collabora con enti collocati in Cina, Corea del Sud, Stati Uniti e America del Sud, Filippine, Honk Kong, Singapore, Tailandia, Malesia, Messico, Canada e, per quanto riguarda l’Europa, in Spagna, Russia e Regno Unito.
L’incontro ha dato luogo a un prezioso scambio d’informazioni e di idee che ha evidenziato come, al di là delle barriere linguistiche e delle peculiarità culturali, la tutela del consumatore nella sua declinazione internazionale costituisca una priorità istituzionale non solo europea, ma propria di ogni realtà governativa consapevole e partecipe del processo di ampliamento dei mercati.
La Study Visit ha costituito dunque una piacevole e costruttiva occasione di dialogo, conclusasi con entusiasmo e soddisfazione, ma soprattutto, con l’intento di dare luogo ad una concreta e fattiva collaborazione.