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Adiconsum partecipa al progetto SCAN – Small Claims Analysis Net
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Quanto spesso accade di rinunciare a far valere i propri diritti in una controversia sorta nei confronti di una parte avente sede in altro Paese dell’Unione europea, scoraggiati dai costi e dalle lungaggini processuali? Se, inoltre, la somma in gioco è esigua, l’idea di intraprendere un’azione legale appare decisamente velleitaria, a scapito di quanto legittimamente spetterebbe.
Un efficace strumento per evitare di incorrere e in simili limitazioni è rappresentato dal “Procedimento europeo per le controversie di modesta entità”, istituito nel 2009 dall’UE per facilitare l’accesso dei cittadini europei alla giustizia nelle controversie transfrontaliere. Il procedimento europeo, comunemente identificato con la denominazione inglese “small claims procedure” si applica alle controversie civili e commerciali (salvo alcune eccezioni) il cui valore non ecceda i 5000 euro, si svolge prevalentemente in forma scritta e non necessita dell’assistenza di un legale.
Il progetto SCAN, di cui Adiconsum è partner, coordinato dall’Università Federico II di Napoli e in partnership con HEC Paris (FR), LUISS, Università di Vilnius (LT), Vrije Universiteit Brussel (BE), Università di Lubiana (SLO), European Lawyers' Union (L), ha come obiettivo principale quello di condurre un’attività di ricerca per definire un quadro rappresentativo dell’attuale situazione applicativa, individuando difficoltà e lacune informative e normative. Tale attività è condotta attraverso la somministrazione di uno specifico questionario (disponibile qui) a cittadini, imprenditori, professionisti, giudici, avvocati e rappresentanti di associazioni di consumatori.
Lo scopo del progetto SCAN, che rientra nell’ambito del Programma di Giustizia dell’Unione Europea (2014-2020), è quello di rendere il “Procedimento europeo per le controversie di modesta entità”, uno strumento di risoluzione valido ed efficace al servizio di tutti.
Nello specifico, il progetto ha come obiettivi principali:
- migliorare il suddetto Procedimento in termini di certezza del diritto, eliminando le barriere linguistiche e garantendo la trasparenza dei procedimenti;
- estendere la conoscenza sullo stato di reale implementazione del Procedimento, raccogliendo feedback e opinioni dagli stessi professionisti del diritto (avvocati, giudici, ecc.) nonché le difficoltà incontrate dai consumatori nel suo utilizzo;
- identificare best practices e creare procedure armonizzate nell’attuazione del regolamento;
- individuare le esigenze formative dei giudici e degli altri professionisti al fine di migliorare l’attuazione del Procedimento;
- incoraggiare la conoscenza e l’adozione del Procedimento a livello europeo.
Si ricorda che il Centro Europeo Consumatori Italia, punto di contatto nazionale della Rete Ecc-Net, istituito dalla Commissione europea, e gestito nel nostro Paese da Adiconsum, è stato designato dal Ministero di Giustizia quale organizzazione competente a fornire informazioni generali sull’ambito di applicazione del procedimento e sugli organi giurisdizionali competenti e a prestare, in maniera del tutto gratuita, assistenza ai consumatori che volessero adire tale procedura.
In linea con la mission associativa e grazie all’attività di assistenza del Centro Europeo Consumatori Italia, Adiconsum partecipa al progetto SCAN supportando le diverse attività messe in campo. In particolare, Adiconsum contribuisce attivamente alla diffusione dell’indagine sullo stato di implementazione del Procedimento rivolta a consumatori, imprenditori, giudici, avvocati e rappresentanti delle associazioni dei consumatori, alle azioni di formazione sul procedimento da parte delle associazioni consumatori e all'attività di promozione e diffusione dello stesso procedimento e di tutti i risultati del progetto.
Maggiori informazioni sul progetto SCAN sono disponibili qui.