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Clausole vessatorie: la Commissione europea pubblica gli orientamenti interpretativi della direttiva
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Sono stati pubblicati lo scorso 22 luglio gli orientamenti sull’interpretazione e sull’applicazione della direttiva 93/13/CEE concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori. Il documento si proporne di presentare, in modo strutturato, l’interpretazione fornita dalla Corte di giustizia europea in relazione ai concetti e alle disposizioni principali della direttiva, alla luce dei casi specifici trattati dai tribunali degli Stati membri al fine di facilitare l’applicazione pratica della direttiva. Sebbene tali orientamenti si rivolgano, in prima istanza, agli operatori del diritto nell’UE, costituiranno un beneficio anche per consumatori, imprese, autorità degli stati membri e a tutti quei soggetti coinvolti nell’applicazione delle regole sulle clausole vessatorie.
Il documento di orientamento, disponibile in 23 lingue, include le sentenze emesse in questo ambito dalla Corte di Giustizia Europea pubblicate fino al 31 maggio 2019 ed è suddiviso in sei sezioni: la prima ha come oggetto gli obiettivi e l’ambito di applicazione della direttiva, mentre la seconda si incentra sul principio dell’armonizzazione minima e il rapporto con il diritto nazionale in generale. La terza sezione presenta la valutazione della trasparenza e della equità o del carattere abusivo delle clausole contrattuali mentre la quarta spiega le implicazioni del carattere abusivo delle clausole contrattuali per i diritti e gli obblighi delle parti di cui all’articolo 6 della direttiva relativo alle azioni ingannevoli. Infine, la quinta sezione esamina nel dettaglio i requisiti procedurali per la valutazione delle clausole contrattuali, incluso l’obbligo per i giudici nazionali di svolgere un ruolo attivo nella valutazione delle clausole contrattuali mentre la presenta alcune particolarità delle azioni inibitorie.
Unitamente agli orientamenti sono state inoltre pubblicate le Raccomandazioni per una migliore presentazione dell’informazione ai consumatori, redatte da 16 organizzazioni imprenditoriali, su come presentare, in modo più intuitivo, semplice e trasparente possibile, le informazioni pre-contrattuali che il venditore deve fornire al consumatore prima che lo stesso sia vincolato ad un contratto stipulato online. La pubblicazione, che si focalizza principalmente sulla forma piuttosto che sul contenuto delle informazioni da fornire al consumatore proponendo anche dei pittogrammi per esplicarle, vuole anche essere uno strumento che faciliti le aziende a rendere le proprie condizioni contrattuali intellegibili e facilmente comprensibili per i consumatori
Entrambe le iniziative sono frutto del Programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione “REFIT”, che ha come obiettivo quello di garantire una legislazione comunitaria efficace, efficiente, cioè semplice e snella e in grado di ridurre i costi, come annunciato dalla Commissione nel “New Deal per i consumatori”.
Ogni volta che un consumatore acquista un prodotto o un servizio da un professionista stipula un contratto – dichiara la Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere Věra Jourová. I contratti devono essere trasparenti e non devono dare ai commercianti vantaggi indebiti nei confronti dei consumatori. La nuova nota orientativa costituisce un prezioso strumento per i difensori dei diritti dei consumatori e per gli operatori della giustizia”