Il 22 ottobre, il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva nuove norme per ottimizzare la gestione dello spazio aereo europeo nell’ambito della riforma del Cielo Unico Europeo. La legislazione punta a ridurre i ritardi aerei, favorire percorsi di volo più diretti e sostenere gli obiettivi di neutralità climatica dell’UE, migliorando così l’esperienza di viaggio per tutti i passeggeri.
La riforma delle norme del Cielo Unico Europeo, già approvata dal Consiglio Europeo lo scorso settembre, risponde a esigenze urgenti nella gestione del traffico in Europa. Negli ultimi anni, infatti, la crescita continua del traffico aereo e le variazioni impreviste, come le interruzioni causate dalla pandemia di COVID-19, hanno reso necessario un aggiornamento delle regole. L’insufficiente capacità dello spazio aereo ha causato lunghe attese e disagi per i passeggeri, con un impatto negativo sull’efficienza dell’intero sistema di trasporto aereo, oltre a costi aggiuntivi per le compagnie e un incremento dell’impronta di carbonio, dovuto a rotte meno efficienti dal punto di vista dei consumi di carburante. La gestione del traffico aereo si trova quindi di fronte a sfide rilevanti. Tra queste, emerge la necessità di sviluppare un sistema di controllo del traffico aereo più flessibile e scalabile, di ridurre l’impatto ambientale del settore, di integrare nuovi operatori nello spazio aereo, come i droni e di garantire livelli sempre più elevati di sicurezza, anche contro minacce digitali in un contesto sempre più automatizzato e interconnesso.
L’iniziativa del Cielo Unico Europeo (Single European Sky – SES), lanciata nel 2004, è stata concepita per affrontare la frammentazione dello spazio aereo europeo, migliorando le prestazioni della gestione del traffico aereo in termini di sicurezza, capacità, efficienza dei costi e sostenibilità ambientale. Per affrontare le sfide a lungo termine, la Commissione già nel 2013 aveva proposto una revisione delle norme SES, nota come SES2+, che nella sua ultima formulazione prevede due proposte legislative: l’aggiornamento delle norme SES2+, come formulate nel 2020 e una modifica del regolamento di base dell’EASA (Agenzia dell’UE per la Sicurezza Aerea), che attribuisce all’EASA il ruolo di organo di valutazione delle prestazioni.
Cosa prevedono le nuove norme?
Il nuovo testo intende rafforzare i piani nazionali di miglioramento delle prestazioni per i servizi di navigazione aerea, introducendo obiettivi vincolanti a livello UE e incentivi per rendere i voli più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Un comitato consultivo indipendente per la valutazione delle prestazioni sarà istituito per assistere la Commissione e gli Stati membri nell’attuazione e nel monitoraggio di questi piani.
È altresì previsto lo sviluppo di tariffe aeree ecologiche per ridurre l’impatto ambientale e a promuovere un utilizzo più efficiente dello spazio aereo, supportando gli obiettivi climatici dell’UE. A tal fine, la Commissione condurrà per valutare se l’introduzione di tariffe per i servizi di navigazione aerea applicate agli operatori (compagnie aeree o operatori di aerei privati) possa incentivare l’adozione di pratiche più rispettose dell’ambiente. Tra queste, l’uso di rotte a minore consumo di carburante e tecnologie di propulsione alternative e pulite, inclusi carburanti sostenibili.
Un altro punto chiave è l’apertura alla concorrenza nel settore dei servizi di navigazione aerea. La nuova normativa permette ai fornitori di servizi di traffico aereo di acquistare, a condizioni di mercato, servizi complementari come quelli di comunicazione, meteorologia o informazione aeronautica. Questa disposizione mira a incentivare una maggiore competitività e flessibilità nel settore, a beneficio di tutto il sistema di trasporto aereo europeo.
Inoltre, per rispondere all’aumento dei ritardi nei voli all’interno dell’UE, la Commissione Europea ha nominato Eurocontrol (Organizzazione Intergovernativa, civile e militare il cui scopo principale è di sviluppare e mantenere un efficiente sistema di controllo del traffico aereo a livello europeo) come Network Manager fino al 2029, affidandole il compito di identificare misure a breve termine per ridurre la congestione e i ritardi nei periodi di punta.
Le nuove norme entreranno in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. La maggior parte delle disposizioni sarà applicabile immediatamente a partire da quella data, mentre alcune, come le sanzioni per violazione delle nuove regole e le norme sull’indipendenza delle autorità nazionali di vigilanza, saranno operative solo tra due anni.
Maggior protezione dei diritti dei passeggeri nel trasporto aereo
La riforma delle norme del Cielo Unico Europeo non solo mira a migliorare l’efficienza e la sostenibilità dei viaggi aerei, ma ha anche un impatto diretto sulla qualità dell’esperienza di viaggio per i passeggeri. L’obiettivo di ridurre i ritardi e ottimizzare le rotte aeree si traduce infatti in vantaggi concreti per chi vola. In questo contesto, la Commissione Europea continua il suo impegno a favore dei diritti dei passeggeri aerei, cercando di garantire che il trasporto aereo europeo risponda sempre meglio alle esigenze dei viaggiatori. Un passo importante in questa direzione è il recente aggiornamento delle linee guida sui diritti dei passeggeri, incluse quelle per le persone con disabilità e a mobilità ridotta che hanno l’obiettivo di rendere più chiara e uniforme l’applicazione del Regolamento (CE) n. 261/2004, che tutela i diritti dei passeggeri in caso di cancellazioni, ritardi e altri disagi.