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4 Settembre 2023

Caro voli: le novità del decreto Omnibus

Consulenza ed assistenza per i consumatori in Europa

Caro voli: le novità del decreto Omnibus

Di recente, importanti novità hanno interessato il settore del trasporto aereo: il 10 agosto 2023 è stato pubblicato, infatti, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il decreto legge “Omnibus” n. 104 che interviene sul tanto discusso tema del “caro voli aerei”. Lo scopo di questo intervento normativo è stato quello di porre un freno all’aumento dei prezzi dei voli registrato in periodi di picchi di domanda per stagionalità, come per esempio l’appena trascorsa estate 2023. In più, il decreto interviene anche su quelle tecnologie utilizzate dalle compagnie aeree per la profilazione degli utenti e pone, altresì, alcuni limiti all’utilizzo degli algoritmi che condizionano il prezzo dei biglietti.

In effetti, durante i mesi estivi del 2023, l’incremento dei prezzi dei voli è stato significativo soprattutto se si considerano le tratte verso le isole della Sicilia e della Sardegna, complicando gli spostamenti di tantissimi viaggiatori italiani. Ad aggravare la situazione sono anche alcune tecniche di “revenue management” ossia, per esempio, quelle che al crescere delle richieste per una determinata tratta aerea chiudono le classi di volo più basse, nascondendole ai sistemi di prenotazione.

Ecco spiegato il perché il governo italiano ha deciso di intervenire attraverso l’adozione di misure specifiche e ben mirate all’interno del Decreto Omnibus. Ecco, infatti, i principali interventi:

  • Alle compagnie aeree è vietato – ad alcune condizioni – prevedere la fissazione di tariffe dinamiche dei prezzi, in base al tempo della prenotazione: ciò può capitare, per esempio, quando si visita un sito per confrontare i prezzi delle offerte, ma si decide di non effettuare subito l’acquisto. Spesso, poi, le volte successive la tariffa appare aumentata e questo spinge di fatto l’utente ad affrettarsi nel comprare il biglietto, per il timore che il costo possa crescere ulteriormente. Questo avviene a causa dei cosiddetti algoritmi ossia quei meccanismi in grado di intercettare l’interesse dei viaggiatori su un determinato volo, comportando istantaneamente il rialzo delle tariffe. L’obiettivo è, infatti, quello di controllare e limitare l’utilizzo di tali sistemi, specialmente quando portano ad un rialzo del costo del biglietto o dei servizi accessori di un marginale troppo eccessivo rispetto al prezzo medio del volo. Ad ogni modo, la fissazione di tariffe dinamiche dei prezzi è vietata nei seguenti casi: se è applicata su rotte nazionali di collegamento con le Isole; se avviene durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale; se conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori del 200% superiore alla tariffa media del volo.
  • Stop alla profilazione degli utenti: spesso il prezzo di un biglietto aereo cambia a seconda del dispositivo da cui viene effettuata la prenotazione. Questo avviene perché i nostri dispositivi comunicano con sofisticati algoritmi, i quali tengono conto di alcuni criteri come la geolocalizzazione, o il sistema operativo del nostro smartphone. Ecco, dunque, che, in relazione ai trasporti per le Isole e ai collegamenti nazionali in caso di stato d’emergenza, o di spostamenti impediti da eventi eccezionali, questo genere di pratica viene considerata una pratica commerciale scorretta in quanto comporta un pregiudizio economico. Inoltre, le compagnie aeree dovranno sempre informare l’acquirente di biglietti online dell’utilizzo di strumenti di profilazione, così facendo, l’utente potrà negare il consenso ai cookies e al trattamento dei dati personali per ridurre la profilazione stessa.
  • Sono state proposte alcune tariffe speciali e sconti dedicati a residenti e professionisti che si trovano a viaggiare frequentemente tra le isole e la penisola.

Il decreto è entrato in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale   e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge. Nel frattempo, però, alcune compagnie aeree hanno criticato tali misure proposte dal Governo italiano e hanno chiesto l’intervento della Commissione Europea.

In merito ai biglietti aerei, è bene sapere che la normativa europea in materia si focalizza, per l’appunto, sulla trasparenza.  Infatti, il Regolamento (CE) 1008/2008 stabilisce che il prezzo offerto al pubblico per i servizi di trasporto passeggeri e merci deve includere le tasse, i diritti e i supplementi previsti al momento della pubblicazione, così da consentire al consumatore di effettuare una scelta consapevole al momento dell’acquisto del biglietto. Quando si acquista un biglietto aereo è fondamentale sapere cosa si paga; il consumatore deve, quindi, essere messo nelle condizioni di poter individuare il prezzo del servizio che in quel momento richiede, sia nella chiara esposizione del prezzo finale da corrispondere, sia degli elementi essenziali di cui tale prezzo del biglietto si compone, come per esempio: tariffa aerea passeggeri o merci, tasse (addizionale comunale e ministeriale), diritti aeroportuali (diritto di imbarco, tariffa ministeriale per i controlli di sicurezza sul bagaglio da stiva, integrazione al diritto di imbarco per i controlli di sicurezza sui passeggeri e sul bagaglio a mano), diritto per l’assistenza ai passeggeri con mobilità ridotta,  IVA calcolata sui diritti aeroportuali e altri diritti, tasse o supplementi come il sovrapprezzo carburante. Lo stesso vale per i supplementi di prezzo opzionali, come ad esempio l’assicurazione di viaggio o le tariffe supplemento bagagli, i quali devono essere comunicati al consumatore in modo chiaro, trasparente e non ambiguo all’inizio di ogni procedura di prenotazione. Per saperne di più, si consiglia di consultare il leaflet informativo del Centro Europeo Consumatori sulle voci di costo dei biglietti aerei.

Vi è, poi, da specificare che l’utilizzo di algoritmi e la profilazione degli utenti sono, ad oggi giorno, le attività a cui fa più ricorso il mercato, non solo quello relativo al settore del trasporto aereo. Le nuove tendenze di vendita e un mercato sempre più competitivo, più digitale e caratterizzato da dinamiche non sempre trasparenti, ha portato, infatti, la Commissione Europea ad introdurre nuove fattispecie di pratiche commerciali scorrette. Lo ha fatto, per esempio, con la Direttiva UE 2019/2161 detta anche Omnibus che contiene nuove disposizioni normative a tutela dei consumatori volte a modernizzare le regole in materia di clausole vessatorie, pratiche commerciali scorrette e concorrenza sleale o comunicazioni commerciali ingannevoli, adeguando sia la normativa esistente alle evoluzioni dei modelli di business e delle transazioni on-line che il sistema sanzionatorio.

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