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16 Aprile 2025

Piano d’Azione per il Continente dell’Intelligenza Artificiale (IA): innovazione e tutela dei diritti fondamentali

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Intelligenza artificiale

Il 9 aprile la Commissione europea ha presentato il Piano d’Azione per il Continente dell’Intelligenza Artificiale (IA), una strategia ambiziosa che segna un passo decisivo verso il rafforzamento del ruolo dell’UE come protagonista mondiale nel settore dell’intelligenza artificiale. L’iniziativa punta a trasformare le solide industrie tradizionali del continente e l’ampio bacino di talenti in motori trainanti di innovazione tecnologica e sviluppo, promuovendo al contempo la tutela dei diritti fondamentali, la sicurezza dei cittadini e un uso etico dell’IA.

Il modo in cui oggi affrontiamo lo sviluppo dell’IA plasmerà profondamente il nostro domani. Per costruire un’UE resiliente e competitiva nel decennio digitale, è fondamentale che cittadini e imprese possano beneficiare delle opportunità offerte dall’IA sentendosi, al contempo, tutelati nei propri diritti e nella propria sicurezza. In questa prospettiva, il primo agosto 2024 è entrato ufficialmente in vigore il Regolamento (UE) 2024/1689 sull’Intelligenza Artificiale (AI Act) che fa dell’UE la prima istituzione al mondo a dotarsi di un quadro normativo in materia di IA. Il Regolamento classifica i sistemi di intelligenza artificiale in base al livello di rischio che comportano: dai sistemi vietati, a quelli ad alto rischio fino a quelli soggetti a specifici obblighi di trasparenza, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione responsabile, salvaguardando al contempo i diritti fondamentali dei cittadini europei.

Per garantire una corretta e uniforme applicazione della normativa in tutti gli Stati membri, il 4 febbraio 2025 la Commissione ha pubblicato le linee guida sulle pratiche vietate. Si tratta di una panoramica dettagliata delle pratiche di IA considerate inaccettabili, in quanto potenzialmente lesive dei valori europei e delle libertà individuali. Tra le pratiche vietate rientrano, ad esempio, la manipolazione dannosa — come nel caso di un’app educativa per bambini che, attraverso tecniche ingannevoli basate sull’IA, spinge i più piccoli a restare connessi il più a lungo possibile facendo leva su emozioni come l’ansia o la paura — e il social scoring, ovvero l’attribuzione di punteggi ai cittadini sulla base del loro comportamento, come multe o attività online, limitando così l’accesso a determinati servizi. Un’ulteriore pratica considerata inaccettabile è il riconoscimento biometrico remoto in tempo reale, che consiste nell’identificazione dei volti delle persone in spazi pubblici senza il loro consenso, con gravi implicazioni per la privacy. Pertanto, le linee guida forniscono spiegazioni giuridiche dettagliate ed esempi concreti che aiutano gli stakeholder a comprendere e applicare correttamente i requisiti del Regolamento. Sebbene offrano indicazioni utili per l’interpretazione delle disposizioni da parte della Commissione e sottolineino l’impegno dell’UE nel promuovere un ambiente sicuro ed etico per lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale, non hanno carattere vincolante. Le interpretazioni ufficiali restano infatti di competenza della Corte di giustizia dell’UE (CGUE).

La corsa per la leadership nell’IA è tutt’altro che conclusa: potenziando le iniziative già avviate, il Piano d’Azione per il Continente dell’IA si focalizza sullo sviluppo di tecnologie IA affidabili, con l’obiettivo di migliorare la competitività dell’Europa, preservando e promuovendo al contempo i nostri valori democratici. Nello specifico, mira a portare i benefici dell’IA in settori strategici come la sanità, l’istruzione, l’industria e la sostenibilità ambientale. Il Piano si sviluppa attorno a cinque pilastri principali, progettati per potenziare le capacità di innovazione dell’UE nel campo dell’intelligenza artificiale, garantendo al contempo la protezione dei diritti fondamentali e la sicurezza dei cittadini. Questi pilastri comprendono azioni volte a costruire infrastrutture e sistemi informatici di IA su larga scala, migliorare l’accesso a dati di alta qualità, favorire l’adozione dell’IA in settori strategici, rafforzare le competenze e i talenti nel campo dell’IA e facilitare l’attuazione della legge sull’IA. Tra gli elementi chiave figurano la creazione delle Fabbriche e Gigafabbriche di IA, basate su supercomputer europei di livello mondiale, che supporteranno start-up, industria e ricercatori dell’UE nello sviluppo di modelli e applicazioni di IA; lo strumento InvestAI, volto a incentivare gli investimenti privati; e il lancio dell’Accademia per le competenze in IA che formerà la forza lavoro in linea con le esigenze di un futuro guidato dall’IA, rafforzando le competenze e la preparazione nel settore. La costruzione di un’IA affidabile contribuirà a creare un ambiente sicuro e favorevole all’innovazione, tanto per gli utenti quanto per sviluppatori e operatori.

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