L’Antitrust ha riconosciuto il comportamento attuato dal vettore con sede a Dublino come pratica commerciale scorretta, irrogando una multa da oltre un milione di euro (1.850.000 per l’esattezza).
Il motivo di questa sanzione affonda le sue radici nel periodo compreso tra settembre e ottobre 2017, quando alcuni problemi organizzativi interni alla compagnia portarono alla cancellazione di numerosi voli.
A rimetterci sono stati i consumatori che, oltre ad essere rimasti a terra, non sono stati adeguatamente informati sulle tutele che spettano loro in caso di cancellazione: infatti, in aggiunta alla scelta tra il rimborso o un volo alternativo, la compagnia non aveva fornito adeguate informazioni in merito alla possibilità di ottenere un risarcimento quando dovuto .
Verso un comportamento più trasparente?
Durante il corso del procedimento istruttorio, l’Antitrust ha chiesto alla compagnia irlandese di modificare le informazioni rese ai passeggeri mediante l’invio di email, sms, sito web, per rendere edotti i consumatori sui loro diritti e agevolarli durante l’iter per la richiesta di risarcimento. Ryanair ha rispettato gli adempimenti richiesti dall’Antitrust che, per tale motivo, ha ritenuto di ridurre la sanzione applicabile.
Ricordiamo che i diritti riconosciuti dal Regolamento europeo n. 261/2004 in materia di cancellazione, negato imbarco e ritardo prolungato del volo si prescrivono in due anni ed è, pertanto, possibile richiedere la compensazione pecuniaria, se dovuta, attraverso il Centro Europeo Consumatori Italia.
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