Una sanzione considerevole quella irrogata dall’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM o Antitrust) nei confronti di Amazon che avrebbe limitato la libertà di scelta dei consumatori, preselezionando la funzione di “acquisto periodico” anziché “acquisto singolo” su una vasta selezione di prodotti offerti in vendita sulla propria piattaforma.
Perché l’Antitrust ha irrogato una sanzione per la pre-selezione dell’acquisto periodico:
L’Antitrust ha reso noto tale provvedimento attraverso un comunicato stampa. La pratica adottata da Amazon è ritenuta scorretta dall’Antitrust che, a seguito di un’indagine, ha potuto accertare che il professionista avrebbe preimpostato l’opzione “acquisto periodico” anziché “acquisto singolo”, sia per i prodotti venduti direttamente che per quelli venduti da terzi. L’Antitrust ha precisato che “la pre-spunta grafica dell’acquisto ricorrente induce a comprare periodicamente un prodotto anche senza effettivo bisogno”. Tale pre-impostazione nell’interfaccia web dell’acquisto limiterebbe il consumatore nella sua libertà di scelta in merito alla possibilità di procedere all’acquisto singolo, inducendolo ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso ovvero effettuare l’acquisto periodico di un prodotto piuttosto che l’acquisto singolo. L’Autorità ha altresì dichiarato che la condotta che Amazon avrebbe effettuato è in contrasto con il canone di diligenza professionale che richiede che le interfacce online – relative ai processi di acquisto – siano strutturate in modo da permettere ai consumatori di effettuare scelte commerciali libere e consapevoli.
La pre-selezione della consegna veloce a pagamento:
Nel provvedimento l’Antitrust ha contestato ad Amazon anche un’ulteriore pratica commerciale scorretta: la pre-selezione della consegna veloce a pagamento. Nello specifico, prima del completamente dell’acquisto, sul sito comparirebbe una schermata che, oltre all’articolo selezionato, mostrerebbe diverse opzioni di spedizione, incluse quelle gratuite in tempi “standard” o veloci a pagamento, ovvero “premium”. Dalle rilevazioni effettuate sul sito di Amazon, sarebbe emerso che la piattaforma di e-commerce avrebbe preimpostato la consegna veloce a pagamento su alcuni prodotti nonostante fosse disponibile l’opzione di consegna gratuita impedendo, così facendo, ai consumatori di decidere liberamente se farsi carico di pagamenti supplementari. Tuttavia, riguardo a questa pratica, l’Antitrust ha accolto gli impegni proposti da Amazon che predefinirà soltanto l’opzione di consegna gratuita, inserendo, nella pagina dedicata alla consegna veloce a pagamento Premium, una ancor più chiara indicazione sui costi di tale modalità di consegna e modificando il titolo della pagina “Spedizione Premium” in “Spedizione Premium a pagamento”. Il professionista, inoltre, riconoscerà un buono regalo spendibile su amazon.it del valore di 10 euro a tutti i consumatori- non iscritti a Prime – che, nel corso del 2023, hanno effettuato acquisti, utilizzando la modalità di consegna “Premium” e che hanno richiesto assistenza al Servizio Clienti per la selezione involontaria di questa opzione.