Il 29 gennaio, la Commissione europea ha presentato la bussola per la competitività, una delle iniziative più rilevanti dall’inizio del suo mandato. Questo piano strategico offre una visione chiara del futuro dell’UE, definendo gli obiettivi e le priorità che guideranno il lavoro della Commissione nel periodo 2024-2029.
Obiettivi della bussola per la competitività
Negli ultimi 20 anni, la produttività dell’UE è rimasta indietro rispetto a quella delle altre grandi economie globali. Per questo motivo, è fondamentale adottare misure concrete per rilanciare la competitività del continente. Un impegno ribadito dalla Presidente von der Leyen che, dopo aver formato la nuova Commissione, ha annunciato questa iniziativa per rilanciare la crescita economica e la prosperità dell’UE: “Ora abbiamo un piano. Abbiamo la volontà politica. Ci servono rapidità e unità. Il mondo non ci aspetterà. Tutti gli Stati membri sono d’accordo: è il momento di passare all’azione.”
La bussola per la competitività si basa sulle raccomandazioni formulate da Mario Draghi nella sua relazione sul futuro della competitività europea, presentata a settembre. Nella sua relazione, Draghi ha identificato tre esigenze trasformative fondamentali: colmare il divario nell’innovazione, sviluppare una tabella di marcia comune per la decarbonizzazione e la competitività, ridurre le dipendenze eccessive e rafforzare la sicurezza. La bussola definisce anche l’impostazione da seguire per ciascuna di queste priorità, accompagnata da un insieme di misure guida.
Rafforzare la protezione dei diritti dei consumatori
L’iniziativa avrà un impatto significativo anche sulla protezione dei diritti dei consumatori europei, che rappresentano una delle priorità fondamentali della Commissione. Grazie al Mercato Unico, i consumatori europei godono di una vasta scelta di prodotti e servizi, insieme a un elevato livello di tutela. Tuttavia, come si legge nella comunicazione della Commissione che presenta e descrive la bussola per la competitività, il Mercato Unico non è ancora pienamente realizzato. Nonostante gli sforzi per abbattere le barriere alla libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone, alcune difficoltà persistono, impedendo una completa integrazione. La rimozione di tali barriere porterà a un Mercato Unico più competitivo, integrato e vantaggioso sia per le imprese che per i consumatori.
Inoltre, l’UE ha la responsabilità di garantire le condizioni necessarie per far prosperare le tecnologie avanzate, come l’Intelligenza Artificiale (IA), tutelando al contempo i diritti fondamentali dei suoi cittadini. L’UE ha già avuto un ruolo guida nella creazione di un quadro normativo stabile e sicuro, attraverso misure, come il Data Act, il Cyber Resilience Act e l’AI Act. L’accesso a dati di alta qualità e su larga scala è cruciale per lo sviluppo dell’IA. Per questo, la Commissione prevede di proporre una Data Union Strategy per facilitare la condivisione sicura di dati pubblici e privati. Pertanto, la Commissione continuerà a lavorare per garantire che la crescita tecnologica proceda di pari passo con la tutela della sicurezza.
Parallelamente a queste iniziative, la Commissione ha incluso nella bussola il Clean Industrial Deal che punta a rendere l’UE una destinazione più attrattiva per la produzione, comprese le industrie ad alta intensità energetica, e a promuovere le tecnologie pulite, nonché i nuovi modelli di business circolari, con l’obiettivo di raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050. A tal fine, la Commissione presenterà anche un piano di investimento per i trasporti sostenibili. L’adozione di politiche che favoriscono l’uso di tecnologie pulite e la transizione verso un’economia circolare non solo contribuirà alla sostenibilità, ma arricchirà anche le scelte disponibili per i consumatori. Infatti, tali misure garantiranno prodotti più sostenibili e a minor impatto ambientale, aumentando la trasparenza delle informazioni sui prodotti e migliorando la consapevolezza e la qualità delle scelte dei consumatori.
Dell’ampliamento del mercato, con l’obiettivo di rendere più trasparente ed equo quello digitale, si occuperà anche il nuovo Commissario per la Democrazia, la Giustizia, lo Stato di diritto e la Tutela dei Consumatori, Michael McGrath. Inoltre, il Commissario si impegna a introdurre una legge sull’equità digitale (Digital Fairness Act) per contrastare pratiche commerciali non etiche legate ai modelli oscuri (dark patterns), al marketing degli influencer sui social media, al design dei prodotti digitali che favorisce la dipendenza (addictive design) e alla profilazione online. In parallelo, McGrath intende affrontare le problematiche legate alle piattaforme di e-commerce, con l’obiettivo di proteggere i consumatori e garantire loro condizioni di parità. Un altro punto cruciale riguarda il rafforzamento delle politiche sulla sicurezza dei prodotti, per garantire che l’UE continui a essere un modello globale in termini di protezione dei consumatori e sicurezza dei prodotti.
Con questi obiettivi, l’UE si impegna a proteggere i diritti dei consumatori in un futuro sempre più digitalizzato e sostenibile. L’azione congiunta delle istituzioni europee sarà cruciale per costruire un’UE più equa, sicura e competitiva per tutti.