• Home
  • News
  • Chiusura piattaforma ODR: cosa cambia per i consumatori italiani e come tutelarsi
24 Marzo 2025

Chiusura piattaforma ODR: cosa cambia per i consumatori italiani e come tutelarsi

Consulenza ed assistenza per i consumatori in Europa

piattaforma ODR

Dal 20 luglio 2025, la piattaforma europea per la risoluzione delle controversie online (ODR) non sarà più operativa. Ma cosa significa questo per i consumatori italiani? E quali alternative esistono per risolvere le controversie con aziende online? Scopri tutte le informazioni utili e i consigli del Centro Europeo Consumatori Italia (ECC-Net Italia).

A partire dal 21 marzo 2025, non sarà più possibile presentare nuovi reclami sulla piattaforma ODR. Tuttavia, i reclami già inseriti entro tale data saranno gestiti fino al 19 luglio 2025. Successivamente, il servizio sarà definitivamente interrotto il 20 luglio 2025, in conformità con il Regolamento n. 2024/3228, che disciplina la dismissione della piattaforma. Istituita nel 2016 per offrire un punto di accesso unico ai consumatori e ai professionisti che intendono risolvere in ambito extragiudiziale le controversie derivanti da contratti di vendita o di servizi online, la piattaforma ODR non ha raggiunto il suo potenziale. Solo una minoranza di consumatori ha utilizza la piattaforma ODR per presentare un reclamo e solo il 2 % di tali reclami (200 casi l’anno in tutta l’Unione) è stato trasmesso a un organismo ADR cui è demandato il compito di proporre una possibile risoluzione. La piattaforma ODR, pertanto, si è rivelata inefficace e inefficiente soprattutto in termini di costi.

Cosa fare dopo la chiusura

I punti di contatto nazionali, il Centro Europeo Consumatori per l’Italia, continueranno a fornire assistenza agli utenti della piattaforma ODR fino al 19 luglio 2025 in merito ai reclami già inseriti. In caso di mancata risoluzione, i consulenti ODR forniranno indicazioni sugli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie.

Recupero dati e cancellazione

I dati personali riguardanti una controversia inserita nella piattaforma ODR che sino ad ora sono stati archiviati per garantire che le persone interessate siano in grado di accedere ai propri dati personali allo scopo di esercitare i propri diritti saranno saranno eliminati definitivamente entro il 20 luglio 2025. In caso di difficoltà nell’accesso ai propri dati sulla piattaforma ODR, è possibile inviare una richiesta a: JUST-EC-ODR-REPEAL@ec.europa.eu.

Il Centro Europeo Consumatori Italia e i numeri del 2024:

Sin dal 2016, il Centro europeo consumatori Italia ha svolto la funzione di punto di contatto nazionale della piattaforma ODR fornendo informazioni sul funzionamento della piattaforma e sulle procedure adottate dagli organismi ADR, assistendo i consumatori nella presentazione dei reclami, supportando i professionisti e gli organismi ADR nella gestione dei reclami ricevuti e fornendo informazioni sui diritti dei consumatori e sulle ulteriori procedure di risoluzione delle controversie disponibili nell’UE.

In tale ruolo il Centro Europeo Consumatori Italia ha gestito, nel 2024, un totale di 3.727 richieste di consulenza e assistenza da parte degli utilizzatori della piattaforma registrando un incremento del 34,7% rispetto al dato 2023. Il settore del trasporto aereo continua a risultare il settore economico più criticorappresentando il 24% del totale delle richieste pervenute. Più dell’80% dei reclami che hanno interessato il settore del trasporto aereo hanno riguardato due ben note compagnie aeree low cost cui è stato contestato il mancato pagamento della compensazione pecuniaria dovuta a seguito di cancellazione e ritardo prolungato del volo, l’addebito ingiustificato di costi supplementari per il bagaglio a mano e il check-in in aeroporto, la mancata erogazione di risarcimenti dovuti in seguito a disservizi sui bagagli.

Un numero non irrilevante di reclami (8%) ha interessato un unico e ben noto marketplace irrispettoso dei diritti dei consumatori in caso di consegna di prodotti tecnologici non conformi all’ordine, spesso differenti e di valore di gran lunga inferiore, e di esercizio del diritto di recesso. Non risultano indenni le piattaforme online, soprattutto quelle di compravendita di beni usati nei confronti delle quali il Centro ha ricevuto un numero significativo di segnalazioni (5,7%) e di vendita di servizi turistici (3,8%). Degno di nota anche il numero di reclami, pari al 4,4% del totale, che hanno visto coinvolta una grande azienda statunitense attiva nel settore della tecnologia per la disattivazione apparentemente ingiustificata degli account social degli utenti.

Sebbene la chiusura della piattaforma ODR possa rappresentare un cambiamento significativo per i consumatori, il Centro Europeo Consumatori Italia rimane a disposizione per fornire assistenza e supporto nella risoluzione delle controversie.

Hai trovato utili queste informazioni?
Aiutaci a condividerle