E’ stato avviato lo scorso 15 Luglio un procedimento istruttorio nei confronti di Amazon Europe Core SARL, società di diritto lussemburghese appartenente al gruppo Amazon e titolare del sito amazon.it su cui vengono venduti un’ampia gamma di prodotti di consumo.
Significativo era risultato il numero di segnalazioni e reclami inviati dai consumatori all’Antitrust nel periodo compreso tra il mese di febbraio 2014 ed il mese di giugno 2015 tanto da indurre l’Autorità ad acquisire d’ufficio maggiori informazioni sulle pratiche commerciali adottate dalla società nella promozione e vendita a distanza di beni di consumo.
Da una prima disamina è emerso che taluni comportamenti posti in essere da Amazon potrebbero configurare delle pratiche commerciali scorrette e violare il diritto dei consumatori a ricevere, in modo chiaro e comprensibile, determinate informazioni prima della conclusione del contratto e che riguardano non solo le caratteristiche principali dei beni e dei servizi offerti ma anche l’identità del venditore e l’informativa sulla garanzia legale di conformità.
La documentazione acquisita agli atti del procedimento porterebbe a ritenere che Amazon “a) avrebbe indotto i consumatori alla conclusione di contratti a distanza tramite le pagine del proprio Sito con soggetti terzi senza fornire adeguate informazioni in tale senso; b) sia nel caso in cui il contratto si concluda con Amazon che nella diversa ipotesi di acquisto, sarebbero omesse e/o fornite in modo inadeguato informazioni rilevanti quali quelle precontrattuali obbligatorie ai sensi degli artt. 49 e ss. del Codice del Consumo, nonché l’informativa sulla garanzia legale di conformità, ai sensi degli artt.128 e ss. del Codice del Consumo”.
Amazon infatti non è solo un grande negozio online ma è anche un rinomata piattaforma di e-commerce (marketplace) utilizzata da venditori professionisti come vetrina per vendere i propri prodotti. Conoscere, pertanto, l’identità del professionista da cui stiamo acquistando un prodotto è di fondamentale importanza non solo perché potrebbe incidere significativamente sulla nostra determinazione all’acquisto e, di conseguenza, permetterci di effettuare un acquisto consapevole ma anche, e soprattutto, perché ci permette di conoscere preventivamente a chi dobbiamo rivolgerci se qualcosa non va per il verso giusto.
Per i prodotti venduti da Amazon direttamente si può usufruire di una serie di vantaggi come, per esempio, una particolare assistenza post-vendita e spedizioni gratuite a determinate condizioni che, tuttavia non potremo reclamare quando il prodotto è acquistato da un professionista che vende i suoi prodotti tramite la piattaforma di Amazon. In quest’ultimo caso, infatti, la società lussemburghese, non ritenendosi parte del contratto di vendita, nemmeno quale semplice intermediario, non si assume nessuna responsabilità in relazione alla corretta esecuzione del contratto di vendita né presta assistenza in caso di bene non conforme o difettoso e di controversia con il venditore.
Ricordiamo che la nuova direttiva UE sui diritti dei consumatori, in vigore dal 13 giugno 2014 e recepita in Italia con decreto legislativo n.21 del 21 febbraio 2014, ha rafforzato la tutela dei consumatori prevedendo norme più favorevoli quando si acquistano beni e servizi in Europa onerando i venditori di specifici obblighi di informazione in relazione alle caratteristiche principali del prodotto o del servizio, all’identità e ubicazione geografica del venditore unitamente ai dettagli di contatto, al prezzo, alle modalità di pagamento e di consegna dei beni, al diritto di recesso, ai servizi post-vendita disponibili, alla garanzia legale di conformità nonché, se prevista, la garanzia commerciale e alle modalità di reclamo e la possibilità di avvalersi di un meccanismo di risoluzione extragiudiziale.
L’avviso di avvio procedimento, il cui numero di riferimento è PS/9353, è stato pubblicato sul Bollettino AGCM n. 28 del 03/08/2015 ed è consultabile cliccando qui.