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14 Luglio 2015

MASTERCARD VIOLA LE NOME ANTITRUST? LA COMMISSIONE EUROPEA CI VUOLE VEDERE CHIARO

Consulenza ed assistenza per i consumatori in Europa

Il 9 luglio scorso, la Commissione europea ha inviato a MasterCard una comunicazione nella quale vengono contestate le regole che la compagnia applica all’utilizzo dei propri sistemi di pagamento, che prevedono un prezzo minimo piuttosto elevato per le operazioni interbancarie transfrontaliere.

La Commissione teme, infatti, che MasterCard gonfi artificialmente i costi dei pagamenti tramite carta, danneggiando l’intero mercato delle transazioni transfrontaliere.

Tali regole impediscono alle banche di offrire commissioni interbancarie più basse agli esercenti con sede in uno Stato membro diverso, limitando, quindi, la concorrenza tra banche transfrontaliere e violando le disposizioni europee in materia di antitrust. Inoltre, tale meccanismo costringe anche gli stessi esercenti a pagare commissioni bancarie più elevate, i cui costi vengono ovviamente inclusi nel prezzo finale di prodotti e servizi: sono, quindi, tutti i consumatori a pagarne il prezzo e ad esserne danneggiati, sia che utilizzino le carte di credito, sia che paghino in contanti.

I consumatori ricorrono sempre più frequentemente ai pagamenti tramite carta, più sicuri e pratici del contante: più del 40% dei pagamenti diversi dal contante avvengono, infatti, tramite carta.

A tutt’oggi, va chiarito, non vi è ancora uniformità tra i costi delle commissioni interbancarie nei vari Stati membri, per cui le regole di MasterCard impediscono agli esercenti con sede in uno Stato nel quale le commissioni interbancarie sono elevate, di usufruire dei costi più bassi offerti da una banca con sede in un diverso Stato membro.O, viceversa, all’esercente che riceve il pagamento con carta da uno straniero, potrebbero essere applicate commissioni molto più elevate di quelle abitualmente applicate nel proprio Paese. Quindi, il venditore che è costretto a pagare una commissione molto più alta ogni volta che riceve il pagamento con carta da parte di un consumatore di una determinata nazionalità, potrebbe decidere di aumentare il prezzo del prodotto o del servizio venduto, calmierando in questo modo i maggiori costi sostenuti.

Ancora una volta, in ogni caso, il danno maggiore si ripercuote sui consumatori, costretti a pagare prezzi sempre più elevati per beni e servizi, anche quando pagano in contanti.

Ora MasterCard potrà rispondere alle obiezioni della Commissione, inviando delle osservazioni a propria difesa. Solo in seguito alla valutazione delle stesse, la Commissione potrà stabilire se la compagnia ha effettivamente violato le norme europee in materia di antitrust e prendere una decisione finale. 

 

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