E’ stato presentato ieri dalla Commissione europea un ulteriore piano d’azione per rilanciare e valorizzare appieno il mercato unico che, per esprimere al meglio le proprie potenzialità, deve adeguarsi alla realtà odierna; le tecnologie digitali, infatti, stanno trasformando molti settori industriali e creando nuovi modelli di business che necessitano di essere regolamentati.
Il mercato unico, che rappresenta una delle più grandi conquiste dell’Europa, negli ultimi 50 anni ha realizzato economie di scala per le imprese rafforzandone la competitività, ha creato nuove opportunità di lavoro, ha offerto ai consumatori la possibilità di beneficiare di maggiori scelte e prezzi più bassi ma, soprattutto, ha consentito alle persone di vivere, lavorare e studiare ovunque lo desiderano. Tuttavia, nonostante tutti i progressi fatti, sono ancora troppe le barriere economiche esistenti, soprattutto nel mercato dei servizi, e che producono effetti negativi in settori importanti come quello del trasporto, delle telecomunicazioni e dell’energia. Gli ostacoli al libero scambio di merci e servizi, l’inadeguata applicazione delle regole esistenti e il carente supporto politico per le riforme strutturali limitano, di fatto, le opportunità sia per le imprese che per i cittadini e rendono l’Europa un mercato meno attraente per gli investimenti.
La Commissione, pertanto, ha concordato una serie di misure concrete, per modernizzare il mercato unico,che si pongono l’obiettivo di creare opportunità per consumatori, professionisti ed aziende, incoraggiare e rendere possibile la modernizzazione e l’innovazione, garantire dei risultati a beneficio di consumatori e imprese
La Commissione si adopererà per l’eliminazione di pratiche discriminatorie in termini di prezzi, condizioni contrattuali e opzioni di consegna nei confronti dei consumatori che acquistano beni e servizi in Europa attraverso l’identificazione e il divieto di forme specifiche di discriminazioni basate sulla nazionalità o residenza. Faciliterà, inoltre, i l’individuazione, da parte dei consumatori e delle associazioni dei consumatori, di pratiche discriminatorie anche attraverso l’utilizzo di strumenti di trasparenza e garantirà maggiore protezione rafforzando i poteri delle autorità di vigilanza attraverso la revisione del Regolamento sulla cooperazione per la tutela del consumatore.
Nuove opportunità si delineeranno per i professionisti e per le imprese; la Commissione infatti, potenzierà il riconoscimento delle qualifiche professionali e faciliterà l’erogazione dei servizi a livello transfrontaliero permettendo alle imprese di crescere e di trasformarsi da piccoli operatori nazionali in grandi attori europei. Tra le misure l’introduzione di un passaporto dei servizi che certificherà il possesso dei requisiti per poter espandere la propria attività in un altro paese europeo ed un quadro normativo cui gli stati membri potranno far riferimento laddove decidano di sottoporre a revisione le regolamentazioni esistenti o di adottarne di nuove.
Significative le azioni che verranno intraprese per aiutare le start up e per agevolare l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese. La Commissione intende, infatti, semplificare la normativa sull’IVA, ridurre i costi per la registrazione di società, presentare una proposta di legge in tema di insolvenza delle imprese e rendere accessibili tutte le informazioni sulle prescrizioni regolamentari attraverso uno sportello digitale unico. La Commissione lavorerà anche per norme più chiare e favorevoli alle PMI in materia di proprietà intellettuale e attuerà le fasi finali necessarie affinché il brevetto unico diventi, per le società europee – PMI incluse -, una modalità allettante e vantaggiosa per sfruttare al meglio le proprie idee.
Misure concrete verranno adottate per la modernizzazione del sistema di standardizzazione europeo; gli standard, infatti, sono cruciali per l’innovazione ed il progresso nel mercato unico perché aumentano la sicurezza, l’interoperabilità e la competizione ed aiutano a rimuovere le barriere commerciali. La Commissione proporrà una iniziativa congiunta con l’industria, le organizzazioni europee di standardizzazione, le PMI e tutte le altri parte interessate e adotterà delle linee guida per l’applicazione della normativa in materia.
Data l’importanza che gli appalti rivestono per l’economia europea, una serie di iniziative verranno adottate per migliorarne il sistema rendendolo più trasparente ed efficace al fine di garantire l’uso efficiente del denaro dei contribuenti, ridurre la corruzione e modernizzare la pubblica amministrazione.
Per promuovere l’innovazione e la creatività, che a sua volta genera posti di lavoro e migliora la competitività, la Commissione spingerà affinché il brevetto unitario diventi una realtà rendendo possibile l’interazione con i brevetti nazionali. Una misura, questa, che migliorerà la protezione della proprietà intellettuale nell’UE , che ad oggi rimane frammentata, e agevolerà le PMI che non hanno lo stesso livello di risorse, per gestire le proprietà industriali, rispetto alle aziende più grandi. La Commissione, inoltre, riesaminerà l’applicazione delle norme sulla proprietà intellettuale dell’UE, in linea con il modello “segui il denaro” (“follow the money”), il cui scopo è quello di privare i trasgressori su scala commerciale dei loro flussi di reddito, piuttosto che perseguire singoli individui.
A sostegno di quanto esposto, la Commissione lavorerà di concerto con gli Stati membri e gli operatori del mercato per creare una vera cultura del rispetto delle norme del mercato unico che, aumentando la fiducia dei cittadini e la competitività delle imprese, rafforzerà il mercato stesso. A tal fine incentiverà il riconoscimento reciproco per offrire maggiori opportunità alle imprese che intendono espandersi a livello transfrontaliero e rafforzerà la sorveglianza del mercato nel settore delle merci per individuare i prodotti pericolosi e non conformi e rimuoverli dal mercato. Predisporrà, altresì, uno strumento di analisi di mercato che gli consentirà di raccogliere informazioni complete, attendibili ed imparziali da operatori di mercato selezionati al fine di migliorare la capacità della Commissione di monitorare e far rispettare le norme UE.