Sono sempre più numerosi i consumatori attratti dalla moneta virtuale percepita come uno strumento di guadagno facile che, tuttavia, può rappresentare un mercato ad alto rischio nel caso in cui ci si basa su schemi piramidali focalizzati semplicemente al reclutamento di un numero sempre maggiore di investitori.
Il Centro Europeo Consumatori ha realizzato delle linee guida per i consumatori sulla moneta virtuale spiegando che cos’è e quali accortezze adottare nell’uso.
BITCOIN: che cos’è e come funziona
È una moneta virtuale accettata da molti store online per gli acquisti di beni e servizi e si differenzia dalle valute tradizionali in quanto non fa uso di un ente centrale, ma utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni, e sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione di proprietà dei Bitcoin.
Per usare il Bitcoin, l’utente ha bisogno di un portafoglio online, una sorta di software che permette di effettuare una serie di transazioni economiche come, ad esempio, spedire del denaro o effettuare pagamenti con QR code, attraverso una chiave di decrittazione.
Elemento fondamentale del sistema Bitcoin sono i c.d. “miner” che, in sostanza, sono dei calcolatori che verificano la validità delle transazioni e le inseriscono nel c.d. Blockchain, un registro che contiene tutte le transazioni avvenute fino a quel momento. Una volta effettuata, non c’è modo di cancellare una transazione.
Il rischio della moneta virtuale come sistema piramidale illegale
Il mercato delle monete virtuali è in continua evoluzione e non è raro imbattersi in sistemi piramidali illegali. La legge italiana, n. 173/2005, vieta le attività di vendita basate sul mero reclutamento di nuovi membri e le persegue penalmente. Il più famoso sistema piramidale che usa moneta virtuale è, attualmente, Gemcoin, i cui membri al vertice del sistema, a seguito della segnalazione della Commissione per i titoli e gli scambi statunitense, sono stati denunciati per frode ed i loro conti confiscati. Il sistema implica l’offerta di investimenti in moneta virtuale con la promessa di alti guadagni in breve termine attraverso la remunerazione della capacità dei soggetti di trovare nuovi investitori.
Dubbi riguardanti la moneta virtuale Onecoin
È importante sottolineare che, secondo la vigente normativa, solo gli intermediari finanziari iscritti nel Registro della Consob (l’Autorità di vigilanza) possono presentare proposte di investimento e che nel farlo devono consegnare agli investitori un prospetto informativo che permette di verificare l’esperienza in materia di investimenti in strumenti finanziari dell’investitore, la sua situazione finanziaria, i suoi obiettivi di investimento, nonché la sua propensione al rischio. Pertanto, lamancata consegna di tali prospetti informativi deve considerarsi come un campanello d’allarme.
Riportiamo, al seguente link, le avvertenze della Banca d’Italia in materia:
https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/avvisi-pub/avvertenza-valute-virtuali/AVVERTENZA_VALUTE_VIRTUALI.pdf