Trade Your Trip, un marketplace olandese su cui si rivendono i pacchetti turistici che, altrimenti, sarebbero cancellati, ha citato in giudizio il tour operator tedesco TUI.
Sembrerebbe, infatti, che l’attività di rivendita sia ostacolata dai costi supplementari applicati dai tour operators : ad un turista tedesco, per esempio, era stato chiesto il pagamento di 772 euro in più rispetto ai normali costi di gestione della pratica per rivendere ad un altro consumatore, attraverso Trade Your Trip, il proprio pacchetto turistico il cui valore era di 1.460,00 euro.
La Corte di Hannover ha affermato che i costi supplementari applicati dal tour operator TUI e, nel caso specifico, anche da Lufthansa in qualità di fornitore del servizio di trasporto incluso nel pacchetto, non fossero dei costi reali e che ai consumatori che rivendono il proprio pacchetto turistico possono essere addebitati solo i costi effettivi. Questi costi effettivi, per l’operatore TUI sarebbero di 10 euro a persona.
Il prossimo 5 Dicembre un altro caso simile verrà portato davanti alla corte dell’Aia: un consumatore olandese, cliente di Trade Your Trip, ha citato in giudizio il tour operator TUI le cui ragioni verranno sostenute anche da KLM e ANVR, l’associazione olandese delle agenzie viaggi e dei tour operator.
Ricordiamo che in Italia, l’indicazione delle eventuali spese poste a carico del consumatore in caso di cessione del contratto ad un terzo deve essere contenuta nel contratto di vendita; ne consegue che, ove non indicate, la cessione del pacchetto deve essere effettuata senza costi supplementari.