Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione europea, ha reso noto il report sul numero di notti spese in strutture turistiche dell’Unione europea nel 2015. Si tratta di ben 2 bilioni di notti, con un aumento del +3,2% rispetto al 2014. L’aumento è dovuto soprattutto dalle notti spese dai non residenti, quindi da persone in viaggio per piacere o per lavoro.
In cima alla classifica, la Spagna con 421 milioni di notti (in aumento del +4,3% rispetto al 2014), seguita nell’ordine dalla Francia, dall’Italia e dalla Germania.
Ma il vero boom lo hanno registrato le strutture della Romania con un +15,9%, seguita dalla Slovacchia con un +11,5%, dalla Repubblica Ceca (+10,3%), dalla Croazia (+7,9%), dalla Slovenia (+7,5%) e dalla Polonia (+6,9%). I maggiori cali si sono invece registrati in Lituania (-7,4%), Lettonia (-1,3%) e Bulgaria (-1.1%).
La maggior parte dei non residenti ha trascorso le notti nelle strutture ricettive di Malta (96%), Cipro (94%), Croazia (92%), Grecia (79%) e Austria (71%). Il maggior incremento di notti spese dai non residenti si sono registrate in Romania (+18,3%), Slovacchia (+12,8%) e Svezia (+12,8%), mentre dai residenti sempre in Romania (+15,3%) dalla Repubblica Ceca (+15,0%).
Ricordiamo che per problemi legati ai servizi ricettivi negli altri Stati membri, ad es. mancato rispetto di quanto concordato nel contratto o mancata corrispondenza di quanto i consumatori possono rivolgersi al Centro europeo Consumatori Italia (Rete Ecc-Net):
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