Alla luce della pubblicazione di un’analisi delle norme in materia di consumatori e di marketing e dell’esistenza di margini di miglioramento (v. nostra notizia del 29 maggio 2017), la Commissione europea, come preannunciato, ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere i pareri di consumatori e di organizzazioni. L’analisi della Commissione aveva individuato tra le problematiche da affrontare le limitate possibilità di presentare ricorso in alcuni Paesi nel caso i consumatori fossero vittime di pratiche commerciali scorrette; il divergente livello di applicazione delle sanzioni tra gli Stati membri in caso di violazione del diritto dei consumatori; il mancato riconoscimento dei consumatori che sottoscrivono servizi online gratuiti; la scarsa consapevolezza da parte dei consumatori dei propri diritti.
La Commissione intende porre rimedio a queste problematiche concedendo ai consumatori vittime di pratiche commerciali sleali il diritto ad esercitare rimedi contrattuali e/o extracontrattuali; estendendo la protezione prevista dalla direttiva sui diritti dei consumatori anche ai servizi online; assicurando che il consumatore sappia quando acquista online se sta acquistando da un professionista o da un altro consumatore e se beneficia di norme a sua tutela; rafforzando ed armonizzando le sanzioni per la violazione dei diritti dei consumatori in tutti i Paesi; migliorando la procedura per l’azione inibitoria a tutela dei consumatori; analizzando i risultati del ricorso collettivo nell’Unione europea.
La consultazione pubblica rimarrà aperta fino all’8 ottobre.
