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Settantesimo anniversario della "Giornata dell'Europa" 2022
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Ricorre oggi il settantesimo anniversario della “Dichiarazione Schuman", la storica proposta di Robert Schuman, ministro degli esteri francese che, il 9 maggio 1950, poneva la firma per la nascitura Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA), organizzazione sovranazionale che riuniva alcuni paesi europei che solo qualche anno prima erano in guerra fra loro. Fu una scelta coraggiosa ed un’intuizione visionaria, perché non solo rafforzò la collaborazione fra le nazioni europee, ma aprì la strada, negli anni e nei decenni futuri, a trattati sovranazionali sempre più stretti e profondi, che poi sfoceranno nell’attuale Unione Europea.
Si è trattato di un percorso complesso, frutto del lavoro, della tenacia e dell’intelligenza di più di una generazione di europei. Ed il risultato finale, ossia l’attuale assetto, non era così scontato come forse oggi si potrebbe supporre. Ricordiamo che buona parte del processo di aggregazione è avvenuto durante la “guerra fredda”, ossia in un clima di tensione e sospetto. Successivamente alla riunificazione tedesca, si è intrapreso l’ambizioso progetto della moneta unica, l’euro, culminato poi, agli inizi di questo secolo, con il successo: l’adozione di una nuova moneta per il vecchio continente. Non ci si fa molto caso, ma sono ormai vent’anni che l’euro circola fra le nostre mani, riuscendo efficacemente a svolgere la sua funzione di “collante economico” anche per i consumatori. Difatti, non solo si è potuto godere di un universale strumento per gli scambi, ma anche di solida tesaurizzazione della propria capacità di spesa. L’euro, infatti, in questi due decenni ha svalutato molto meno rispetto a quanto, ad esempio, avrebbe fatto la lira.
Infine, l’Unione si è allargata ad Est, incorporando i paesi richiedenti appartenenti al tramontato “Patto di Varsavia”, raggiungendo così, dopo secoli di guerre e antagonismi, la più vasta compagine sovranazionale di pace e prosperità mai esistita nel vecchio continente.
Inoltre, di pari passo alla formazione delle Comunità, si sono sviluppate le relative istituzioni dedicate ai consumatori, cresciuti esponenzialmente di numero man mano che la costituenda Unione si arricchiva dell’adesione di un nuovo paese: oggi, il mercato europeo si aggira su una platea di oltre 447 milioni di utenti!
Quanto raggiunto fino ad oggi rappresenta un percorso aperto, non statico e men che mai concluso: sono molte le responsabilità di oggi, come anche quelle che si delineano all’orizzonte. Innanzitutto, il confronto con il dramma della guerra che si sta consumando davanti alle porte di casa, con esiti tutt’altro che scontati. E poi, il ruolo che l’UE dovrà avere in sfide sempre più impegnative con le altre nazioni leader del mondo, nel corso di questa prima parte di XXI° secolo. Infine, la scommessa, la più importante di tutte, per il futuro di tutti noi: la preservazione ed il ripristino dell’Ambiente.