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18 Luglio 2022

La Croazia entra nell’euro: cosa cambia per i viaggiatori di quest’estate?

Consulenza ed assistenza per i consumatori in Europa

La Croazia entra nell’euro

Il Consiglio europeo ha accolto la Croazia nell’area euro dopo aver consultato il Parlamento europeo e la Banca centrale europea. Dal 1° gennaio 2023, la moneta unica dell’Unione Europea entrerà in circolazione anche in questo paese che diventerà così il 20° dell’Eurozona ad utilizzare l’euro. Molti viaggiatori si staranno sicuramente chiedendo come questo inciderà sulla loro vacanza estiva programmata in Croazia.  E allora facciamo un po’ di chiarezza!

Il tasso di conversione tra l’euro e la kuna croata è stato fissato a 7,53450 kuna per 1 euro. Va chiarito che il passaggio non avverrà immediatamente ed è previsto, infatti, un periodo di transizione, che durerà fino al 14 gennaio 2023 durante il quale si potrà pagare sia in kune che in euro.  La doppia etichettatura dei prezzi nei negozi, ristoranti e hotel sarà obbligatoria, invece, solo da settembre, anche se molti commercianti croati l’hanno già messa in pratica in questi giorni. Attenzione perché nei prossimi mesi, molto probabilmente, i costi aumenteranno anche nel settore della ristorazione e del turismo poiché il passaggio all’euro potrebbe comportare un arrotondamento dei prezzi.

La domanda che allora sorge spontanea è: si può già pagare in euro in Croazia? Sì, in alcuni locali e per alcuni servizi turistici è già possibile. È comunque consigliabile avere sempre qualche kuna in contanti durante la vostra vacanza e di portare con voi anche le carte di credito che sono un mezzo di pagamento generalmente accettato. Un altro suggerimento è quello di prestare attenzione al tasso di cambio utilizzato dal provider quando si paga in euro soprattutto quando si tratta di importi molto alti. Meglio sempre utilizzare una calcolatrice.  

Un altro aspetto a cui bisogna prestare attenzione è il prelievo presso i Bancomat. Allo sportello si potrebbe visualizzare, infatti, un messaggio con scritto che la transazione verrà addebitata prima di confermare il prelievo. In realtà si tratta di una commissione aggiuntiva imposta dall’ATM a chi desidera utilizzare lo sportello automatico e dispone di una carta che viene riconosciuta come straniera cioè proveniente da un altro paese. L’importo della commissione può essere, dunque, costoso soprattutto se si effettuano più prelievi. Pertanto, se all’ATM si ricevono comunicazioni di questo tipo, si consiglia di trovare un altro sportello oppure di pagare direttamente con la propria carta e quindi senza dover prelevare per poi utilizzare i contanti.

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