In seguito al mancato acquisto da parte di Lufthansa, Fly Niki, la compagnia aerea di linea semi-low cost con sede all’Aeroporto di Vienna-Schwechat, in Austria e appartenente ad Air Berlinha, ha cessato ogni operazione di volo il 14 dicembre 2017 dichiarando lo stato di insolvenza.
Mentre gli aerei rimangono fermi nei loro hangar, i biglietti già acquistati dai passeggeri sono diventati inutilizzabili.
Allo stato le informazioni che il vettore rende disponibili sul proprio sito (www.flyniki.com/it/start.php) sono le seguenti:
- In caso di volo Niki acquistato tramite pacchetto turistico (volo + hotel o altri servizi turistici) i passeggeri dovranno contattare il tour operator; quest’ultimo ha l’obbligo di trovare una soluzione alternativa ai propri clienti;
- I passeggeri che hanno acquistato il volo direttamente dal vettore aereo e che devono rientrare in Germania, Austria e Svizzera potranno contattare i vettori aerei qui di seguito elencati per essere rimpatriati (i relativi costi verranno forniti al memento del contatto):
Condor: www.condor.com, tel. +49(0)180 6 767767
Eurowings: www.eurowings.com, tel. +49 (0)180 6 320 320
Germania: www.flygermania.com, tel. +49(0)30 610 818 000 from Germany, +41 43 508 3489 from Switzerland
Lufthansa, Austrian Airlines, Swiss: www.lufthansa.com, tel. +49 (0) 69 86 799 799
TUIfly: www.tuifly.com, tel. +49(0)180 6 000120
Al di fuori di queste due ipotesi, i passeggeri che hanno acquistato un volo dalla Fly Niki saranno costretti a riprogrammare il viaggio a proprio spese e a richiedere il rimborso del biglietto attraverso l’insinuazione allo stato passivo della compagnia aerea in qualità di creditori.
In merito alla procedura di insolvenza che verrà curata, come per il fallimenti di Air Berlin, dal Prof. Dr. Lucas F. Flöther, e che ad oggi non risulta ancora avviata, informazioni aggiornate potranno essere reperite al seguente link: https://www.airberlin-inso.de/start.
Il curatore precisa che non verrà fornito riscontro alle singole richieste e che l’invio di dette richieste prima dell’apertura della procedura di insolvenza non produrrà alcun effetto.
Tuttavia, i passeggeri che hanno pagato il biglietto aereo con carta di credito potranno rivolgersi al proprio istituto di credito per verificare la possibilità di ottenerne il rimborso attraverso il “chargeback”.
Maggiori possibilità per un rimborso più veloce esistono, inoltre, per quanti hanno pagato il biglietto attraverso Paypal.