L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, con il provvedimento n. 27959 del 18 novembre scorso, ha comminato una sanzione alla Goldcar Spain S.L. e alla sua controllata Goldcar Italy S.r.l.: 3.400.000 euro per pratiche commerciali scorrette, consistenti nelle modalità aggressive di proposizione di coperture assicurative costose e nella predisposizione di procedure di check-out e check- in inadeguate, tali da comportare, “l’addebito, al termine del noleggio, in caso di mancata acquisizione di tali coperture aggiuntive, di importi per danni attribuiti al consumatore e determinati arbitrariamente sulla base di generici criteri di quantificazione del danno”. Non è la prima volta che la low –cost spagnola incorre in sanzioni dell’Antitrust italiana; il 30 novembre 2016, per i medesimi motivi, erano stati comminati 1.700.000 euro, mentre una ulteriore sanzione di 680 000 euro era stata inflitta con il provvedimento del 31 gennaio 2018, a causa della cosiddetta “inottemperanza” e cioè la mancata esecuzione, da parte della società, di quanto previsto dall’AGCM. La nuova stangata interviene a sanzionare la reiterazione delle pratiche scorrette, consistenti nello specifico in quattro diverse fattispecie:
“a) vendita insistente del prodotto accessorio di copertura danni, prospettando la riduzione dell’elevato deposito cauzionale altrimenti richiesto;
- b) check-out inadeguato, con consegna al cliente- e contestuale sua sottoscrizione- già direttamente al desk e non al momento del ritiro dell’autovettura, di una scheda danni dell’autovettura, che risulta molto spesso gravemente incompleta, specialmente con riferimento ai c.d. “micro-danni” (ossia danni di minore entità), e con il ritiro dell’autovettura effettuato in assenza di personale Goldcar, e quindi affidando esclusivamente al cliente il controllo dello stato dell’autovettura e la corrispondenza della scheda danni alle reali condizioni dell’autovettura;
- c) il possibile riscontro, da parte del cliente in fase di controllo al check-out, di danni all’autovettura ulteriori rispetto a quelli di cui alla suddetta scheda, precedentemente sottoscritta, con necessità di richiedere l’integrazione della scheda di check-out stessa;
- d) in fase di riconsegna dell’autovettura (c.d. “check-in”), e laddove il cliente non abbia acquistato una copertura accessoria, un controllo assai accurato dell’autovettura da parte del personale Goldcar, con un attenzione per certi versi spasmodica ai micro-danni, e il contestuale addebito (comunicato al cliente direttamente al check-in o successivamente via mail) di danni (spesso “micro”), che i consumatori lamentano essere pre-esistenti e asseritamente non causati dai medesimi, ovvero di danni che erano stati ritenuti irrilevanti dallo stesso personale Goldcar in fase di check-out”.
Le diverse fattispecie evidenziate sono state individuate non solo a seguito delle segnalazioni dei malcapitati clienti, i quali lamentano un atteggiamento aggressivo e intimidatorio degli addetti al desk, che con insistenti pressioni psicologiche inducono a sottoscrivere coperture assicurative, ma anche nelle risultanze dell’attività ispettiva condotta dall’Autorità, dalla quale si evince addirittura che la vendita dei servizi accessori, cd. “ancillaries”, costituirebbe oggetto di “una precisa strategia commerciale” della Goldcar, che affiderebbe alle singole agenzie territoriali determinati obiettivi di fatturazione proprio in merito al recupero danni. La low- cost, dal suo canto, ha tentato di giustificare il proprio operato puntualizzando che le segnalazioni riportate, per l’esattezza 49, costituirebbero solo una quota residuale dei noleggi complessivamente effettuati in Italia; inoltre, l’assoggettamento nel 2017 alla società Europcar avrebbe comportato un decisivo allineamento alle best practices del gruppo. Goldcar ha inoltre affermato, nei propri scritti difensivi, di aver implementato l’informazione presso le singole stazioni territoriali e di aver inoltre instaurato un dialogo con la Commissione Europea al fine di migliorare la comunicazione con i consumatori. Argomentazioni evidentemente non sufficienti per l’Autorità Garante, la quale ha evidenziato che la puntualità con cui le pratiche sopra menzionate vengono ripetutamente poste in essere, non può essere considerata conseguenza di disservizi temporanei o sporadici, ma costituisce una vera e propria strategia commerciale, che viene reiterata nonostante le precedenti sanzioni.
A fronte degli impegni assunti dalla società di noleggio in termini di maggiori controlli sull’operato delle singole agenzie e in termini di accrescimento dell’informazione, del dialogo e della comunicazione , ad oggi, un incremento si registra sicuramente nel fatturato Goldcar, ben + 2,6 % circa rispetto al 2017; dato che secondo l’AGCM, giustifica l’entità della consistente sanzione.