Il 19 marzo, la Commissione ha adottato la “UE Tool Box”, una raccomandazione che prevede una serie di misure strategiche mirate a combattere la contraffazione online e offline e a migliorare l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI), promuovendo, al contempo, la collaborazione tra i titolari dei diritti, i fornitori di servizi e le forze dell’ordine. Iniziativa che risponde all’esigenza di rafforzare la capacità dell’UE di proteggere il mercato unico dalla contraffazione e dalla pirateria, aumentando anche la resilienza delle aziende contro i furti informatici.
Perché la raccomandazione contro la contraffazione era necessaria:
La raccomandazione segue il Piano d’azione sulla proprietà intellettuale 2020, in cui la Commissione si è impegnata a migliorare l’applicazione della proprietà intellettuale, adottando la legge sui servizi digitali e istituendo un pacchetto di strumenti contro la contraffazione che sarà adottato con tale raccomandazione. Inoltre, la UE Tool Box ha tenuto anche conto dei risultati di un’ampia consultazione condotta con le parti interessate e gruppi di esperti, in parte facilitata dall’EUIPO (Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale incaricato di gestire i marchi, i disegni e modelli dell’UE) attraverso l’Osservatorio dell’UE sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale. Purtroppo, la contraffazione e la pirateria rappresentano preoccupazioni sempre più crescenti che comportano rischi significativi per l’innovazione, gli investimenti e la transizione verde nel mercato unico. Infatti, la contraffazione è un problema che va ben oltre i beni di lusso e sta influenzando anche i prodotti di uso quotidiano, come ad esempio gli alimenti, i cosmetici o i prodotti tessili, ma anche i pezzi di ricambio che sono essenziali per le turbine eoliche, i treni e gli aerei. Prendendo in considerazione i dati, nel 2019, i prodotti contraffatti hanno rappresentato quasi il 6% di tutte le importazioni dell’UE con un valore di ben 119 miliardi di euro, causando una perdita di circa 670.000 posti di lavoro diretti e 15 miliardi di euro di mancato gettito fiscale. In questo scenario, le piccole medie imprese (PMI) sono particolarmente vulnerabili e hanno molte più probabilità di fallire a causa di violazioni dei diritti di proprietà intellettuale rispetto alle aziende più grandi. Oltre alle conseguenze economiche, la contraffazione mette a rischio anche la sicurezza dei consumatori, la salute pubblica e l’ambiente.
I punti chiave della raccomandazione
Di fronte a queste sfide, quindi, è stato necessario intervenire. In questo senso, la nuova raccomandazione è indirizzata agli Stati membri, comprese le autorità di sorveglianza del mercato, le dogane e le forze dell’ordine. Riguarda anche gli operatori economici dell’UE, in particolare i titolari di diritti e i fornitori di servizi di intermediazione, come i marketplace, i fornitori di social media, di servizi di trasporto e logistica e quelli di servizi di pagamento e si estende anche alle PMI. In aggiunta, invita gli organi e le agenzie dell’UE, in particolare l’EUIPO, a sensibilizzare l’opinione pubblica e a intraprendere azioni volte a sostenere l’attuazione e l’ulteriore monitoraggio della raccomandazione, la quale interviene in cinque aree chiave:
- promuovere la cooperazione, il coordinamento e la condivisione delle informazioni;
- migliorare le procedure di applicazione della proprietà intellettuale;
- adattare le pratiche di proprietà intellettuale all’intelligenza artificiale e ai mondi virtuali;
- fornire alle PMI strumenti per proteggere meglio i loro beni immateriali;
- promuovere la consapevolezza, la formazione e l’educazione alla proprietà intellettuale tra tutte le parti interessate.
Nello specifico, le azioni chiave proposte dalla Commissione nella sua raccomandazione comprendono:
- designare un unico punto di contatto per le questioni relative all’applicazione della proprietà intellettuale ed estendere l’uso degli strumenti esistenti, come il portale per l’applicazione della proprietà intellettuale messo a disposizione dall’EUIPO;
- incoraggiare i firmatari del Memorandum d’intesa sulla vendita di merci contraffatte su Internet (un accordo volontario facilitato dalla Commissione europea per evitare che le offerte di merci contraffatte siano presenti sui mercati online) a richiedere lo status di “segnalatore attendibile” ai sensi della legge sui servizi digitali, garantendo in tal modo che sia data priorità alla presentazione di eventuali notifiche di contenuti illegali;
- adattare le procedure per contrastare le nuove pratiche di contraffazione, affrontare questioni come i siti web speculari con ingiunzioni dinamiche ossia una forma avanzata di tattica utilizzata per contrastare la pirateria online e la contraffazione che si basa sulla capacità di queste piattaforme di adattare il loro contenuto in tempo reale in risposta a determinate azioni o parametri. Ad esempio, possono essere configurate per cambiare l’URL, le immagini dei prodotti o altre informazioni in modo che sia più difficile per i contraffattori seguire e replicare il sito originale. Altri temi da affrontare sono la condivisione delle informazioni nei procedimenti giudiziari e garantire un adeguato risarcimento dei danni, compresi quelli materiali e morali;
- promuovere il ricorso alla risoluzione alternativa delle controversie per tutte le questioni in materia di proprietà intellettuale, offrendo un’opzione efficiente ed economica, soprattutto per le controversie transfrontaliere e per le PMI;
- rivalutare e potenzialmente aumentare le sanzioni massime per i reati gravi di proprietà intellettuale;
- conferire alle autorità di sorveglianza del mercato la possibilità di individuare e combattere ulteriormente la contraffazione;
- sviluppare pratiche volte a rendere più rapido, meno costoso e più ecologico lo stoccaggio e lo smaltimento dei prodotti contraffatti;
- adattare le pratiche di proprietà intellettuale all’intelligenza artificiale e ai mondi virtuali, utilizzando la blockchain per la tracciabilità della catena di approvvigionamento e i sistemi di riconoscimento dei contenuti per individuare la contraffazione e le merci pirata;
- integrare i contenuti della proprietà intellettuale nei programmi di formazione e istruzione nazionali, in particolare per quanto riguarda le attività di contrasto e gli studi sulle imprese.
Inoltre, la Commissione europea, con tale raccomandazione, propone anche strumenti specifici indirizzati alle PMI, come ad esempio un kit di strumenti per la prevenzione dei furti informatici, e un nuovo servizio denominato “IP scan enforcement voucher” che rimborsa i costi sostenuti dalle PMI che chiedono una consulenza iniziale a un gruppo di esperti su come far valere i loro diritti in caso di violazione della proprietà intellettuale.
La Commissione, insieme all’EUIPO, monitorerà attentamente l’attuazione di questa raccomandazione e valuterà i suoi effetti entro tre anni dall’adozione. La Commissione deciderà, quindi, se sono necessarie ulteriori misure a livello europeo, tenendo anche conto degli sviluppi tecnologici e dell’ impatto dell’attuazione della legge sui servizi digitali.