Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sul New Deal per i consumatori, l’insieme di misure, legislative e non, proposte dalla Commissione appena un anno fa per una maggiore tutela del consumatore e una maggiore trasparenza nel mercato online.
Nel corso del 2018, la proposta di un New deal for consumers è stata discussa con gli stakeholder attraverso una serie di incontri, i Citizen’s Dialogues, nei 27 Paesi membri in occasione dei quali la società civile si è confrontata sulle proposte adottate a livello europeo.
Tra le principali misure, la proposta prevede una maggiore trasparenza per i consumatori che acquistano online, sanzioni più efficaci in caso di violazione dei diritti dei consumatori a carico dei professionisti e norme volte a contrastare la pratica della “doppia qualità” dei prodotti.
Maggiore trasparenza e maggiori garanzie per i consumatori che acquistano online
In caso di acquisti online attraverso una piattaforma, il consumatore dovrà essere informato sulla natura (privato o professionista) del soggetto con cui sta concludendo una compravendita. Tale informazione permetterà al consumatore di conoscere preventivamente il grado di tutela che può attendersi in caso di problemi.
Il consumatore, inoltre, avrà il diritto di conoscere i parametri utilizzati per la classificazione dei risultati della ricerca effettuata online e se i risultati ottenuti siano legati alla sponsorizzazione da parte del professionista.
In merito, il Vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, ha dichiarato: “Si tratta di proteggere i consumatori ricorrendo a una maggiore trasparenza, e a un’applicazione rigorosa delle norme in caso di inganni. Grazie a questo “new deal” i consumatori sapranno cosa stanno acquistando e da chi”.
Sanzioni più efficaci per le violazioni dei diritti dei consumatori nell’Unione europea
In caso di violazione delle norme a tutela del consumatore atte ad arrecare danno agli interessi collettivi di consumatori che risiedono in più Stati dell’Unione Europea e che sono soggette a un’esecuzione coordinata a livello UE, la sanzione massima applicabile dalle autorità nazionali preposte in ciascuno Stato membro sarà pari a non meno del 4% del volume d’affari annuo del professionista.
Misure di contrasto alle differenze qualitative dei beni di consumi
Commercializzare in ambito dell’UE un prodotto come identico ma che tale non è per composizione o caratteristiche, costituirà una pratica commerciale ingannevole e, pertanto, sarà soggetta a sanzionata.
“… la pratica del doppio standard nel mercato unico ha i giorni contati. I consumatori non dovrebbero essere più fuorviati dal fatto che prodotti diversi vengono presentati come identici. I commercianti che continueranno a ingannare andranno incontro a sanzioni gravi” ha affermato in merito il Commissario per la Giustizia i consumatori e la parità di genere, Věra Jourová.