Si è svolto lo scorso 9 settembre 2015 a Bruxelles l’incontro tra la Commissione Europea, DG Giustizia e Consumatori, e le rappresentanze degli Stati membri, dei Centri Europei per i consumatori, delle associazioni dei consumatori e del mondo imprenditoriale ed accademico per la condivisione dei lavori di revisione delle linee guida interpretative della Direttiva 2005/29/CE relativa alle pratiche commerciali sleali.
Il workshop, che ha visto la partecipazione di più di 180 persone, hanno dato vita ad proficuo dibattito che influenzerà direttamente il lavoro della Commissione europea, volto ad aggiornare il documento di Orientamento della Direttiva 2005/29/CE. La Commissione ha, altresì invitato tutti i soggetti interessati ad inviare contributi pertinenti (commenti e informazioni riguardanti decisioni delle Autorità nazionali o delle Corti di giustizia), tramite e-mail (JUST-COMMUNICATION-E2@ec.europa.eu), entro il 30 settembre 2015 per garantire un consenso diffuso sui principi che sottenderanno al testo revisionato.
La Direttiva, che mira a garantire un elevato livello di protezione dei consumatori e promuovere la concorrenza leale nel settore delle pratiche commerciali, ha fissato regole comuni per contrastare tutte quelle pratiche commerciali che, contrarie alla diligenza professionale, sono idonee a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore in relazione ad un determinato prodotto impedendogli di effettuare delle scelte consapevoli.
Tuttavia, il recepimento delle direttive da parte degli stati membri, comporta sempre delle differenze, dettate dalle diversità nelle politiche, nei modelli e nelle tecniche di esecuzione nazionali. Per assicurare che sia i consumatori, sia i professionisti siano soggetti alle stesse norme in tutta l’UE, è importante che gli organi giurisdizionali e le autorità nazionali contribuiscano all’attuazione uniforme della direttiva e all’applicazione coerente della stessa per garantire una maggiore certezza del diritto. Ed è questo lo scopo che intende raggiungere il Documento di Orientamento ( della Direttiva 2005/29/CE sulle pratiche commerciali che si propone di fornire orientamenti sui concetti chiave e sulle disposizioni della direttiva considerate problematiche. Si tratta di vere e proprie linee guida il cui compito è quello di facilitare il lavoro delle Autorità di controllo nazionali (National Enforcement bodies ), dei Centri Europei dei Consumatori, delle Associazioni dei consumatori ed in generale delle parti interessate che affrontano quotidianamente determinate pratiche commerciali. Perché il documento di orientamento, adottato nel 2009, raggiunga il suo scopo deve essere integrato ed aggiornato alla luce non solo del continuo evolversi delle tecniche di vendita ma, soprattutto, dei nuovi orientamenti della Corte di Giustizia della UE, cui è affidato il compito di interpretare la legislazione comunitaria.